Come un sospiro

Sparare con la carabina .22 lr in casa nel massimo silenzio si può, grazie alle nuove munizioni Agulila Colibrì.

Sono cartucce .22 depotenziate per l’allenamento domestico: funzionano nei caricatori standard di pistole e carabine, azzerano completamente la rumorosità, buoni risultati di precisione a 10 metri

Le Colibrì e Super colibrì della messicana Aguila sono munizioni subsoniche, destinate al tiro indoor ma che potrebbero anche avere un impiego residuale nella piccola caccia (nei Paesi nei quali sia consentita con il .22 lr, tra i quali non figura l’Italia) a breve e brevissima distanza. La loro caratteristica peculiare è l’assoluta assenza di rumorosità, obiettivo raggiunto con soluzioni tecniche intelligenti e per certi versi “estreme”. L’aspetto è peculiare e inconfondibile a prima vista: il bossolo è quello standard di un calibro .22 lr, la palla invece è molto più corta e marcatamente cilindro-conica, con base concava. Questa configurazione così “minimalista” determina un peso del proiettile pari a soli 20 grani, che è esattamente la metà rispetto al peso di palla di un .22 long rifle standard (praticamente per tutti i produttori del mondo, 40 grani). Una palla così leggera ha lo scopo di garantire il corretto rendimento balistico sulle brevi distanze, riducendo al minimo il propellente. Che, infatti, nella cartuccia Colibrì… non c’è! Sì, avete capito bene, il bossolo è perfettamente vuoto, la palla viene propulsa esclusivamente dai gas sviluppati dalla miscela innescante che si trova nel fondello. Soluzione nuova? Diciamo anche di no, anzi, probabilmente è antica quanto la retrocarica visto che si tratta in pratica della soluzione tecnica di uno dei calibri più vetusti, cioè il 6 mm Flobert. E già ci sembra di udire la voce di mille e mille appassionati pronti a dire: “ma allora non si può utilizzare direttamente il 6 Flobert”? Sì, certo. Peccato però che le dimensioni del bossolo del 6 mm Flobert siano tanto striminzite in altezza da obbligare ad alimentare l’arma colpo per colpo, perché risultano indigeste a qualsiasi caricatore prismatico nato per il .22 lr. Tra l’altro, la cartuccia si manovra molto male tra le dita, sempre a causa delle dimensioni minuscole, e se (per esempio) bisogna introdurla nella culatta di una bolt-action sulla quale è piazzata un’ottica con un certo ingombro… le bestemmie sono a portata di mano. Il vantaggio tecnico (un vero uovo di Colombo, visto che apparentemente non ci aveva ancora pensato nessuno) della Colibrì è che con un bossolo di “taglia” .22 lr si riescono a utilizzare i caricatori delle normali pistole o carabine (nelle armi semiautomatiche non è previsto il riarmo, questo è ovvio, bisogna azionare l’otturatore a mano), ottenendo per contro una rumorosità ancora inferiore rispetto ai caricamenti .22 long “zimmer” offerti da molti anni da alcuni produttori. Come si diceva, appunto, un vero uovo di Colombo, capace di mettere insieme la silenziosità del 6 Flobert (specialmente in carabina) con la praticità d’uso del .22 long “Z”. La Super colibrì invece uno “sputino” di polvere ce l’ha (appena 0,2 grani secondo l’esemplare che abbiamo smontato e misurato), consentendo così in teoria una maggior efficacia balistica mantenendo, però, pur sempre una rumorosità molto contenuta.

I test a fuoco sono stati condotti con una carabina Cz 452 con canna di 530 mm, dotata di ottica Weaver 6×40. Le due tipologie di cartuccia, una volta estratte dalle rispettive scatole, sono identiche e indistinguibili, interessante notare che il fondello è dedicato e porta, infatti, l’effigie di un colibrì, al posto della “A” stilizzata che contraddistingue i prodotti Aguila a percussione anulare. Sarebbe stato forse opportuno differenziare in qualche modo i due caricamenti anche a livello di singola cartuccia, magari anche solo in termini di colore dell’eventuale trattamento anti-frizione sulla palla. Comunque, poco male. Il colibrì è doppiamente azzeccato come animale “totemico” di queste due cartucce, sia perché è noto in natura come il più piccolo volatile al mondo, sia perché è profondamente legato alla storia del Messico, visto che fa parte della mitologia e della tradizione Maya e azteca.

Il confezionamento prevede scatole classiche da 50 colpi, con cellette in plastica. L’ingombro delle scatolette è il medesimo di quelle nei tipici caricamenti .22 long rifle, quindi c’è un notevole spazio vuoto tra le palle delle cartucce e il fondo della scatola. Così come si è riscontrato un notevole spazio vuoto tra la punta della palla e il bordo anteriore del caricatore polimerico della carabina usata per il nostro test, ma nonostante questo l’alimentazione è risultata del tutto corretta e fluida, anche azionando l’otturatore molto lentamente o, all’opposto, molto seccamente. Quindi, la principale ragion d’essere di questa configurazione di cartuccia possiamo anche definirla più che azzeccata.

La seconda cosa, dopo la “ripetibilità” delle cartucce (ovvero la loro attitudine a consentire il tiro a ripetizione dal caricatore, passateci il termine), era verificare le loro prestazioni balistiche effettive. Quelle dichiarate dall’azienda (non è noto, però, in canna di quale lunghezza e in quali condizioni) sono prestazioni piuttosto interessanti, che arrivano fino ai 128 metri al secondo (420 ft/sec) alla bocca per la Colibrì e ai 179,8 metri al secondo (590 ft/sec) per la Super colibrì. L’azienda dichiara anche la velocità residua a 100 yard, pari rispettivamente a 114,6 e 160,9 m/sec. È possibile che tali prestazioni siano state raggiunte in una canna piuttosto corta, nei 530 mm della canna della nostra Cz 452 abbiamo rilevato una velocità media su 5 colpi al cronografo Rcbs Ammomaster posto a un metro dalla volata, un valore di 98 metri al secondo per la Colibrì e di 142 metri al secondo per la Super colibrì. Per le prime la deviazione

standard è risultata anche piuttosto contenuta, più elevata con le seconde. La precisazione sulla canna corta necessita di una spiegazione: è chiaro che con cartucce “normali”, in qualsiasi calibro, una canna più lunga normalmente determina velocità alla bocca superiori; quando, però, si sparano cartucce che funzionano a solo innesco o quasi, la spinta propulsiva dei gas si esaurisce molto rapidamente e, quindi, una maggior lunghezza di canna significa maggior attrito e, quindi, paradossalmente velocità più basse rispetto a una canna più corta. Ci sarebbe piaciuto fare un confronto anche con una pistola semiauto o un

revolver, ma non siamo riusciti a disporne in tempo per il test.

Il nocciolo della questione, però, alla fine è un altro: sono silenziose? E quanto silenziose? E fino a quale distanza si possono impiegare? La risposta alla prima domanda la facciamo con il sorriso sulle labbra, nel senso che è stata una graditissima sorpresa anche per noi. Con le Colibrì standard, semplicemente il rumore che si sente è il “click” del percussore che si abbatte e il “toc” dell’impatto della palla sul cartoncino del bersaglio. Niente scherzi, niente esagerazioni, niente rodomontate da pescatori: così è. Situazione rilevata in condizioni, tra l’altro, piuttosto critiche riguardo alla rumorosità, cioè nel nostro poligono completamente indoor e non all’aperto. Le Super colibrì sono appena leggermente più avvertibili, nel senso che si percepisce un suono simile a quello di una carabina ad aria compressa di modesta capacità offensiva. Aria compressa tra le più silenziose, però, quasi fosse una Pcp con moderatore di volata. Anche in quel caso, non servono ovviamente cuffie e, soprattutto, il suono non è in alcun modo interpretabile come uno sparo. La precisione? I primi tentativi li abbiamo condotti a 10 metri, ottenendo due rosate piuttosto concentrate (avuto riguardo alla peculiare tipologia di caricamento, non in senso assoluto) di 20 mm con le Colibrì e 22 con le Super colibrì. Abbiamo quindi portato il bersaglio a 25 metri ma, in quel caso, oltre all’avvertibile parabola, abbiamo riscontrato una distribuzione già erratica sul bersaglio, per entrambi i tipi. Secondo noi i 10 metri sono il limite operativo delle Colibrì, per le Super si può arrivare a 15, ma non oltre. La caduta rispetto a un’ottica tarata a 50 metri per munizioni standard è risultata di 5 centimetri a 10 metri con le Super colibrì e di 7 centimetri con le Colibrì. Qualche parola merita anche il riscontro “terminale”: essendo la velocità delle Colibrì molto bassa, l’impatto contro un ostacolo relativamente duro, come può essere una tavola di legno stagionato, comporta che la palla non penetra nel materiale, bensì vi rimbalza contro. La Super colibrì invece riesce a palesare una certa penetrazione, alle brevi distanze e impattando contro lamiere metalliche la palla risulta deformata, mentre la Colibrì si recupera pressoché intatta. Cosa significa questo? Che per fare un efficace tiro al bersaglio tra le mura domestiche, è opportuno collocare dietro alla sagoma per esempio una serie di cartoncini (magari due o tre scatoloni uno dentro l’altro) per fermare efficacemente queste palle senza rimbalzi, piuttosto che materiali tenaci come legno o altro. O magari, ancora, uno strato di gommapiuma. Ciò premesso, sia ben chiaro che non sono giocattoli, come peraltro i pallini delle aria compressa. Occorre criterio e giudizio nell’uso, perché possono essere comunque pericolose ancora a una distanza di 100 metri, ancorché non letali. In conclusione, si tratta di due caricamenti ultra-silenziosi che possono veramente consentire un allenamento ludico domestico, fino ai 10 metri di distanza; per la Super colibrì vedremmo eventualmente anche un impiego residuale in situazioni venatorie come la caccia al capanno (se fosse consentita con una carabina in .22 lr), stante la buona efficacia su piccoli volatili entro gli 8-10 metri e, soprattutto, l’assoluta (as-so-lu-ta) silenziosità in canna lunga.

L’articolo completo su Armi e Tiro di novembre 2019

Produttore: Aguila, aguilaammo.com

Distributore: Origin Stb, via Carlo Grigioni 13, 47122 Forlì, tel. 0543.79.89.28, originstb.com

Modello: Colibrì

Calibro: .22 lr

Tipo: cartuccia subsonica per tiro a corta distanza

Palla: cilindro-conica, peso 20 grani, base concava

Polvere: assente

Innesco: miscela sul fondello (percussione anulare)

V0 dichiarata: 128 m/sec

V100 dichiarata: 114,6 m/sec

Confezione: 50 colpi

Modello: Super colibrì

Calibro: .22 lr

Tipo: cartuccia subsonica per tiro a corta distanza

Palla: cilindro-conica, peso 20 grani, base concava

Polvere: discoidale, 0,2 grani

Innesco: miscela sul fondello (percussione anulare)

V0 dichiarata: 179,8 m/sec

V100 dichiarata: 160,9 m/sec

Confezione: 50 colpi