Fbi: potrebbe essere imminente negli Usa un attacco terroristico con droni

Il direttore dell’Fbi Christopher Wray, ha lanciato l’allarme lo scorso mercoledì innanzi all’Homeland security and government affairs committee del Senato americano. E le conseguenze potrebbero essere anche peggiori se venissero utilizzate sostanze come … Il direttore Wray ammonisce: “Sappiamo che le organizzazioni terroristiche hanno interesse nell’uso dei droni. Abbiamo visto crescere questo interesse con frequenza, oltre oceano. Penso che la previsione sia che arriveranno anche qui, molto presto. Sono facili da acquistare, relativamente facili da operare e difficili da contrastare e monitorare.”
Il direttore del National counterterrorism center, Nicholas Rasmussen, nella stessa udienza e a proposito della minaccia dei droni ha sottolineato: “Due anni fa non era un problema. Un anno fa era un problema emergente. Adesso è un problema reale…”
Ha aggiunto poi, che le agenzie di controterrorismo stanno lavorando per capire quali tecniche e tattiche potrebbero utilizzare i gruppi terroristici negli attacchi con droni e un ulteriore allarme: potrebbero utilizzare una testata delle dimensioni di una granata oppure, disperdere tossine. Un allarme Nbc quindi, ben peggiore di un attacco con esplosivi. In conclusione Rasmussen spiega che condividere questa informazione è il primo passo e il prossimo, è pensare a misure difensive.
L’utilizzo di mini droni commerciali trasformati in Ied volanti da parte dell’Is, in Siria ed Iraq, è sempre più frequente e la previsione del direttore dell’Fbi riguardo alla comparsa sul suolo americano, appare deduzione logica: tuttavia, è l’imminenza di attacchi sul suolo americano che apre scenari più inquietanti, così come l’eventuale impiego di “tossine” o agenti Nbc, mai impiegati sino a ora con questi vettori. Che si sia completamente impreparati in merito invece, non proprio: l’Us Army ha da qualche tempo in uso il sistema Drone Defender della Battelle (jammer) che ha dimostrato di funzionare operativamente e l’Usaf ha sperimentato “droni acchiappa droni” con l’uso di reti (nella foto). Inoltre, sono attualmente disponibili una infinità di sistemi sia di localizzazione sia di intercettazione e non vi è salone della difesa e sicurezza, negli ultimi tempi, che non proponga nuove e innovative soluzioni anti-droni…ossia, la concretezza della minaccia ha già da tempo allertato, almeno, l’industria.