Armi facili? Calano le licenze!

L’aggiornamento sui numeri delle licenze del 2016 fa segnare un calo dell’11% su un dato che evidentemente il ministero dell’Interno ha rivisto. Purtroppo si possono fare solo illazioni… Le armi fanno paura: soprattutto a prefetti e questori. Almeno a giudicare dal drastico calo del 10,93% dei rilasci del 2016 rispetto a quelli del 2015 e del 5,1% rispetto a quelli del 2014: in totale 1.101.846 contro 1.237.125 del 2015. Una tendenza che trova le sue motivazioni nell’operazione di revisione dei requisiti psicofisici per i meri detentori iniziata nel 2013 e nell’atteggiamento rigoristico dell’autorità di pubblica sicurezza sulla concessione o il rinnovo del porto d’armi in caso di precedenti penali, anche dopo l’intervenuta riabilitazione. Il dato che si rivela piuttosto strano è quello delle licenze di Porto di fucile per uso caccia: secondo i dati che ci aveva fornito il ministero l’anno scorso dovevano essere 774.679 nel 2015, come avevamo scritto a suo tempo, mentre nei dati comparati comunicati quest’anno le stesse licenze sarebbero 719.172 e addirittura 580.377 nel 2016, un dato di molto inferiore a quello del 2014 che era 689.019. Francamente un errore di oltre 50 mila unità ci pare notevole, come ancora più notevole lo scarto che a questo punto è di quasi 140 mila unità, considerando che i rilasci e i rinnovi del porto di fucile per uso caccia sono stati 580.377.
Non bisogna neppure dimenticare che il 20 maggio del 2016 è stata emanata una circolare che ha chiarito che per acquistare e trasportare armi con quello stesso Porto d’armi, è necessario pagare la tassa di concessione governativa annuale (173,16 euro), cosa che finora non era stata applicata in modo omogeneo nel Paese. È facile ipotizzare che per non affrontare una simile spesa, alcuni cacciatori magari non abituali e magari anziani, abbiamo deciso semplicemente di non rinnovare del tutto il porto d’armi oppure di passare al meno oneroso (in termini economici) Porto di fucile per uso Tiro a volo.
Un leggero scarto anche per quanto riguarda il Porto di fucile per uso tiro a volo: il dato che ci era stato riferito per il 2015 era 470.821 e adesso scopriamo che invece era 453.095. Ancora in leggera crescita per il 2016, (0,66%) comunque, quest’ultima licenza, come in leggera crescita (3,68%) è anche la licenza specifica per le guardie giurate che ha validità di due anni e che sale a 46.381 unità nel 2016.
Ancora in calo i rilasci e i rinnovi del Porto di pistola per difesa personale che scendono addirittura a 18.034 unità con un calo del 5,18%. Si tratta appena dello 0,045% sulla popolazione maggiorenne italiana (stimata in 47 milioni). Tantissimi, troppi i dinieghi da parte dei prefetti che evidentemente si disinteressano delle esigenze di difesa dei cittadini: spesso anche quando sono benissimo motivate per necessità di lavoro o di minacce ricevute.
Segno meno del 28,54% anche per i rilasci di licenza di arma lunga per difesa personale (appena 328 unità) e leggera risalita per l’arma lunga per guardie giurate che passano da 548 a 630.
Preme qui sottolineare l’assurdità delle dichiarazioni di certa stampa che continua a giudicare il Porto di fucile per uso tiro a volo una “scorciatoia” per avere le armi. Nessuna scorciatoia, invece: la documentazione richiesta è del tutto identica a quella richiesta per le altre licenze, occorrono tempo e determinazione e, in ogni caso, il rilascio è sottoposto alla discrezionalità e al pagamento di circa 300 euro per il primo rilascio, molto meno al rinnovo ogni sei anni. Che ci sia una costante crescita del rilascio di queste licenze deriva dal fatto che gli sport del tiro sono appassionanti e frequentati e alcuni cacciatori si sono, come detto, orientati sulle discipline di simulazione venatoria al piattello, perché non intendono più praticare la caccia.
Tipo Licenza Uso caccia Uso
Tiro a volo
Difesa personale
arma corta
Difesa
personale arma lunga
Guardie
giurate
arma corta
Guardie giurate arma lunga
2002 884.953 127.187 45.618 1.938 53.951 nd
2011 700.922 352.149 23.577 1.010 52.435 504
2012 697.776 373.693 22.006 1.012 53.316 474
2013 696.606 397.751 21.200 nd nd nd
2014 689.019 397.384 20.162 738 53.368 731
2015 719.172 453.095 19.212 772 43.705 629
2016 580.377 456.096 18.034 328 46.381 630