Allarme rientrato…

Hit show pubblica il divieto d’ingresso ai minori di 14 anni. E infuria la polemica: Sergio Berlato e Confavi ritirano la partecipazione, in rete gli appassionati polemizzano. Poi la smentita: si è trattato di un semplice “refuso”…

Ieri, improvvisamente, sul sito della fiera Hit show di Vicenza è comparso il divieto d’ingresso per i minori di 14 anni ed è infuriata la polemica. Lanciata da quello che per anni è stato un grande amico di Hunting show e poi di Hit show, Sergio Berlato, consigliere regionale veneto di FdI-An–Mcr, leader della potente Associazione cacciatori veneti-Confavi che nella fiera vicentina ha una vetrina di tutto rispetto. “Riteniamo questa scelta a dir poco scandalosa e vergognosa e ci chiediamo perché un figlio non possa accompagnare e condividere con il proprio padre, madre o nonni, una passione assolutamente lecita”“L’Ente Fiera dimentica che se oggi questa manifestazione risulta essere tra le prime a livello europeo è grazie alla grande partecipazione dimostrata da tutti gli appassionati della caccia, delle armi sportive e di tutti i legali possessori di armi. Nasce spontaneo il dubbio che la lobby animal-ambientalista abbia infilato i suoi ignobili tentacoli all’interno della dirigenza della Fiera di Vicenza”L’Associazione cacciatori veneti-Confavi si vedeva costretta a ritirare la propria partecipazione ad Hit show dall’11 al 13 febbraio 2017 e ad attivarsi per organizzare, a partire dall'anno prossimo, una manifestazione alternativa, se l’Ente fiera avesse mantenuto ferma la sua decisione.

Per chi segue le vicende del nostro mondo la querelle è nota. L'anno scorso la diocesi e alcune associazioni vicentine (Azione Cattolica, Cgil, Legambiente, Vicenza Capoluogo e altri) avevano lamentato il fatto che le armi esposte nel quartiere fieristico di Vicenza in occasione di Hit show fossero “alla portata dei minori che le potranno visionare ma soprattutto prenderle in mano", chiedendo a gran voce un “regolamento di responsabilità sociale, volto alla salvaguardia dei minori". (https://www.armietiro.it/la-hit-e-le-baruffe-vicentine-armi-7288). Il comune di Vicenza aveva poi promosso un codice di responsabilità sociale per l'edizione 2017 di Hit, con il coinvolgimento delle associazioni impegnate nel tema del controllo delle armi e un incontro di approfondimento per portare all'attenzione del pubblico dati e aspetti che riguardano produzione e diffusione delle armi. (https://www.armietiro.it/hit-show-sotto-accusa-armi-7978).

Come già scritto a suo tempo, sui minori è opportuno ricordare che gli sport del tiro vengono praticati anche a livello juniores, cioè anche dai giovani di 16 anni e il tiro con aria compressa può essere esercitato nelle sezioni del Tsn a partire dai 10 anni di età. Gli sport del tiro coniugano virtù altissime come l’impegno e l’abnegazione alla conoscenza e al rispetto di uno strumento potenzialmente pericoloso come una macchina, una moto, un arco, un giavellotto o mille altri strumenti sportivi. Senza contare che i cittadini che utilizzano armi hanno una patente di onorabilità e affidabilità che è il Porto d'armi che viene loro rilasciato dopo una serie di controlli che non ha corrispettivo e che investono la fedina penale, la salute fisica e mentale, la verifica di non abusare di alcol e droghe, nonché la capacità tecnica di usare le armi. Anche la caccia, in passato, poteva essere praticata dai minori di 18 anni.

In serata, però, la precisazione di Italian exhibition group che è proprietaria e organizza Hit show: L’ingresso alla manifestazione Hit show in programma è consentito ai minori di 18 anni solo se accompagnati da persone di maggiore età. Non è quindi vietato l’accesso ai minori di 14 anni anche se accompagnati, essendosi trattato di un equivoco dovuto a uno spiacevole refuso all’interno del regolamento”.

Tutto rientrato, insomma? Ne avremo conferma ufficiale nei prossimi giorni. Ma il bailamme che si è scatenato è un’ulteriore conferma della litigiosità di un settore che è capace di compattarsi solo per dare addosso a questo o a quello, occupandosi poi ancora dei propri, singoli, interessi specifici quando invece ci sarebbe bisogno di agire compatti. Da questa malattia non va esente nessuno: associazioni di categoria e non, federazioni, gruppi facebook, “leoni da tastiera” e così via.

Noi di Armi e Tiro cerchiamo di informare in questa bolgia di voci contrapposte e, soprattutto, cerchiamo di sottolineare errori e omissioni. Dalla parte degli appassionati. Ci ascoltassero di più…