Vigile romano spara e scoppia la polemica

A Tor Bella monaca, un ufficiale della polizia municipale ha aperto il fuoco contro le gomme di un’auto che aveva cercato di investirlo, ed è subito polemica, con tanto di appellativi di “giustiziere” per l’agente. «Giro armato da oltre 10 anni», ha commentato il protagonista, Antonio Di Maggio, «ed è la prima volta che ho premuto il grilletto. Non ho mai avuto problemi con le armi, non ho mai ecceduto i miei compiti, ho sparato perché mi sono sentito in pericolo,… A Tor Bella monaca, un ufficiale della polizia municipale ha aperto il fuoco contro le gomme di un’auto che aveva cercato di investirlo, ed è subito polemica, con tanto di appellativi di “giustiziere” per l’agente. «Giro armato da oltre 10 anni», ha commentato il protagonista, Antonio Di Maggio, «ed è la prima volta che ho premuto il grilletto. Non ho mai avuto problemi con le armi, non ho mai ecceduto i miei compiti, ho sparato perché mi sono sentito in pericolo, c’erano tutte le condizioni. Però devo dire che non mi aspettavo che su questo episodio si scatenasse un caso del genere, per questo sono amareggiato». L’ampliamento progressivo dei compiti della polizia locale espone gli agenti a rischi sempre più gravi e frequenti: tra le situazioni a rischio infatti figurano indagini sul traffico di droga, occupazioni abusive di case popolari, delinquenza minorile, pirati della strada. «Purtroppo la società si è trasformata», commenta Di Maggio, «ci sono persone violente che non rispettano gli altri cittadini e nemmeno chi indossa una divisa. Per questo, la pistola è bene portarla con sé, ma la considero sempre uno strumento di difesa. Credo che i vigili urbani ne abbiano bisogno, è chiaro però che deve essere utilizzata solo come extrema ratio, quando c’è un concreto pericolo per la propria vita». Sulla vicenda Antonella Verderame, vicepresidente del sindacato di categoria Arvu, ha inviato una nota al sindaco di Roma Gianni Alemanno lodando l’operato professionale di Di Maggio e stigmatizzando, invece, la scarsità di risorse e di formazione con cui devono confrontarsi quotidianamenti gli operatori di polizia locale: veicoli obsoleti e, spesso, fermi in officina per mancanza di pezzi di ricambio; scarsa formazione sull’utilizzo legittimo delle armi ed esercitazioni a fuoco insufficienti a prendere confidenza con l’arma.