Vigilanza privata anti-pirati sui mercantili?

Dopo l’ennesimo sequestro di un mercantile italiano da parte di pirati somali, il governo italiano sta studiando alcune soluzioni per contrastare questa minaccia. Il ministero della Difesa ha siglato, infatti, un’intesa con gli armatori per imbarcare i primi 60 militari sulle navi che affrontano rotte pericolose, ma l’esponente del pdl Carlo Nola ha posto l’accento sull’urgenza di approvare un decreto che permetta agli armatori di imbarcare personale privato armato

Dopo l’ennesimo sequestro di un mercantile italiano da parte di pirati somali, il governo italiano sta studiando alcune soluzioni per contrastare questa minaccia. Il ministero della Difesa ha siglato, infatti, un’intesa con gli armatori per imbarcare i primi 60 militari sulle navi che affrontano rotte pericolose, ma l’esponente del pdl Carlo Nola ha posto l’accento sull’urgenza di approvare un decreto che permetta agli armatori di imbarcare personale privato armato.
«Si tratta in sostanza di dar corso a quanto stabilito dal parlamento durante l'approvazione del decreto missioni», ha spiegato Nola in una nota, «e di parificare le nostre navi, in quanto a protezione, agli altri Paesi occidentali. Si deve prendere atto sia dell'esiguo numero dei militari disponibili sia della professionalità che i nostri operatori, costretti oggi a lavorare per società estere, possono mettere in campo. Fortunatamente il tempestivo intervento dei partner internazionali ha posto fine al sequestro della Montecristo e liberato i marittimi, ma ciò nulla toglie all'urgenza dell'approvazione dei decreti applicativi che diano il via libera anche all'armamento delle guardie private».