Ugo Gussalli lascia ai figli

Ugo Gussalli Beretta si è dimesso dalla carica di presidente e amministratore delegato della Beretta holding. Il fatturato netto consolidato 2014 è pari a 623,6 milioni di euro contro i 638,2 del 2013, utile netto consolidato di 40 milioni di euro (50 nel 2013). Bene il Nordamerica e i mercati esteri che rappresentano il 94% dei ricavi, Italia in regressione. “Tirano” la difesa, il law enforcement e l’abbigliamento.

Ugo Gussalli Beretta, 78 anni, si è dimesso dalla carica di presidente e amministratore delegato della Beretta holding, la capogruppo della controllata Fabbrica d'Armi Pietro Beretta. L'ufficializzazione è avvenuta al termine dell'approvazione del bilancio 2014. Il figlio Pietro (53 anni) è stato nominato presidente e amministratore delegato della Holding, mentre l'altro figlio, Franco (50 anni), presidente e ad di Fabbrica d'Armi Pietro Beretta. L'ex presidente e cavaliere del lavoro Ugo manterrà comunque un posto nel consiglio d’amministrazione con delega all’indirizzo e coordinamento strategico in materia di prodotto e di sviluppo del settore difesa e ordine pubblico.

L’assemblea degli azionisti ha approvato un bilancio 2014 che evidenzia un utile netto consolidato di 40 milioni di euro (50 milioni nel 2013). Il fatturato netto consolidato è pari a 623,6 milioni di euro contro i 638,2 del 2013, una flessione nominale del 2,3% per l’1% circa attribuibile all’effetto dell’andamento valutario. “In ulteriore aumento le vendite realizzate sui mercati esteri che hanno rappresentato circa il 94% del totale, di cui oltre la metà nel Nordamerica”, si legge nel comunicato dell’azienda. “L’esercizio è stato caratterizzato dal ridimensionamento della richiesta di prodotti proveniente dal mercato civile degli Stati Uniti, che era stata straordinaria per gran parte del 2013” la sostanziale tenuta è stata garantita dalla crescita registrata negli altri principali mercati, “in particolare nel centro-nord Europa e nelle altre aree europee, mentre l’Italia è risultata in ulteriore regressione”. Recupero di fatturato nel settore difesa e ordine pubblico, che ha rappresentato circa il 17% del totale. Il settore “non firearms”, che grazie alle ottiche costituisce ormai oltre un quarto delle vendite consolidate, registra una crescita del 4% circa, cui hanno contribuito anche i risultati di vendita di abbigliamento e accessori, in espansione del 12%. Da notare che il 4% delle vendite civili del gruppo è ormai realizzato direttamente nei confronti del consumatore finale, grazie alla rete delle Galleries, al crescente contributo degli outlet gestiti in proprio e dell’e-commerce.

Notevole l’impegno profuso in nuovi investimenti, che raggiungono i 36 milioni di euro (26,5 nel 2013), di cui circa la metà negli stabilimenti produttivi italiani. La spesa per ricerca e sviluppo è passata dal 2,5 al 2,8 del giro d’affari. Il personale mediamente in forza al Gruppo è stato pari a circa 3.020 effettivi, in leggera espansione rispetto al 2013. Il documento del Gruppo esprime forti preoccupazioni per la situazione economica e normativa in Russia, ma considera in generale favorevole la congiuntura con particolare riferimento alla vivacità della domanda nordamericana in ambito venatorio e del tiro sportivo. Gli investimenti saranno cospicui anche per l’importante progetto di trasferimento delle attività produttive di Beretta Usa nel nuovo sito nello Stato del Tennessee. Sul versante valutario evidenzia come il dollaro si sia finalmente indirizzato verso tassi più remunerativi rispetto agli ultimi esercizi.