Tutti in corteo a Roma il 9 marzo

La Confederazione delle Associazioni venatorie italiane (Confavi, www.confavi.it) si è assunta la responsabilità di promuovere e organizzare la manifestazione nazionale a sostegno delle modifiche alla legge 157/92. Appuntamento il 9 marzo, a Roma, in piazza Repubblica, alle 10. «Se la regola che vige nel nostro Paese è quella che vede riconosciuta attenzione e garantite risposte a chi grida di più o a chi manifesta più fragorosamente il proprio dissenso, sostiene il presidente di Confavi Maria

La Confederazione delle Associazioni venatorie italiane (Confavi, www.confavi.it)  si è assunta la responsabilità di promuovere e organizzare la manifestazione nazionale a sostegno delle modifiche alla legge 157/92. Appuntamento il 9 marzo, a Roma, in piazza Repubblica alle 10, con fine corteo all’Altare della Patria. «Se la regola che vige nel nostro Paese è quella che vede riconosciuta attenzione e garantite risposte a chi grida di più o a chi manifesta più fragorosamente il proprio dissenso», sostiene il presidente di Confavi, Maria Cristina Caretta, «il mondo venatorio italiano, avendo tentato, finora invano, la via del dialogo e della concertazione, decide di scendere in piazza, chiamando a raccolta tutti coloro che a diverso titolo chiedono le modifiche alla 157/92 per garantire una corretta gestione del patrimonio faunistico ed ambientale nel nostro Paese, così come avviene in tutta Europa. Confavi si assume ora la responsabilità di guidare la protesta».

Confavi ha invitato tutte le associazioni venatorie italiane, tutte le organizzazioni professionali agricole, la parte intelligente del mondo ambientalista, le rappresentanze del mondo economico che gravita attorno alla caccia con le maestranze che in questo settore trovano occupazione, a scendere in piazza per dare vita alla più grande manifestazione nazionale di settore che il nostro Paese abbia mai visto. Ha invitato, altresì, a scendere in piazza tutti coloro che si occupano di allevamento di animali, ai quali la crescente deriva animalista, se non fermata, impedirà ben presto di esercitare quelle attività con le quali, oltre a preservare molte specie da sicura estinzione, hanno garantito finora un sostegno economico a decine di migliaia di famiglie italiane.

Hanno aderito all’invito: il senatore Franco Orsi, Aisad – Confesercenti, Ambiente e/è Vita, Associazione nazionale Libera caccia, Armi e Tiro – Edisport editoriale, Assoarmieri, Associazione italiana Wilderness, Caccia pesca ambiente domani, Caccia pesca ambiente sports, Confagricoltura, Enalcaccia Sardegna, Editoriale Olimpia, Eps, Federfauna, Fimov, Foi.