Toscana, precisazioni dalla regione per il controllo del cinghiale

La giunta regionale ha approvato alcune modifiche al piano di controllo della specie. Valide solo le abilitazioni rilasciate da province e regione, mentre sarà possibile utilizzare anche cani privi di abilitazione Enci

Nella seduta del 28 ottobre la giunta regionale Toscana ha approvato una delibera per introdurre alcune modifiche al piano di controllo della popolazione del cinghiale, a sua volta approvato con la delibera n.71 del 21/09/2019. Nello specifico la regione ha tenuto a precisare i criteri di abilitazione per i cacciatori che prendono parte alle operazioni di contenimento e per quanto riguarda l’utilizzo dei cani da seguita per gli interventi di controllo in braccata.

Per quanto riguarda i cacciatori, la regione ha stabilito che sono abilitati a esercitare le operazioni di controllo faunistico ai senti dell’articolo 37 della legge regionale 3/94 solamente “coloro che sono in possesso della apposita abilitazione ottenuta tramite corsi/esami rilasciati dalle Province e dalla Regione”. Per quanto riguarda i cani da seguita, invece, la specifica abilitazione rilasciata da Enci non sarà più vincolante, ma sarà possibile utilizzare anche “altri ausiliari che garantiscano durante le operazioni di controllo una adeguata selettività alla specie cinghiale”.