Taciti e invisibili…

Da oltre un anno, dall’inizio dell’operazione “Mare sicuro”, i sommergibili italiani classe Todaro forniscono con discrezione importanti informazioni di intelligence

Da oltre un anno, dall’inizio dell’operazione “Mare sicuro”, i sommergibili italiani classe Todaro forniscono con discrezione importanti informazioni di intelligence.

Secondo il comunicato della marina militare, l’operazione nazionale “Mare sicuro” è stata avviata il 12 marzo 2015 a seguito dell’evolversi della crisi libica che ha reso necessario un potenziamento del Dispositivo aeronavale dispiegato nel Mediterraneo centrale – stretto di Sicilia, al fine di tutelare gli interessi nazionali nell’area esposti a crescenti rischi determinati dalla presenza di entità estremiste e assicurare adeguati livelli di sicurezza marittima.

In questo dispositivo, che tra i suoi compiti ha anche quelli di deterrenza e contrasto a organizzazioni criminali dedite ai traffici illeciti, attuazione di misure che impediscano il reimpiego dei natanti utilizzati per attività illecite, raccolta informazioni, fanno parte i sommergibili U-212 della marina militare.

Questi moderni sommergibili realizzati in Italia da Fincantieri su progetto tedesco (collaborazione internazionale), sono dotati di impianto di propulsione diesel-elettrica affiancata a un sistema indipendente dall’aria (Aip) del tipo a celle di combustibile (Fuel cells), tecnologia che consente un’elevata autonomia in immersione (si stima, sino a due settimane).

La normale dotazione degli U-212 comprende anche un sistema di guerra elettronica/ascolto registrazione delle frequenze elettromagnetiche Esm-Electronic support measures (Eads Esm Fl 1800U) utile appunto per i compiti di Isr (Intelligence, surveillance and reconnaissance) e soprattutto I&W (Information and warning). I sommergibili S526 Todaro e S527 Scirè alternandosi, hanno dunque “pendolato” (e tuttora vigilano…) nelle acque libiche conducendo missioni di “ascolto elettronico”, mansioni peraltro già svolte durante le operazioni di “Unified protector”, l’intervento militare in Libia. Non solo, controllano anche le chiamate degli “scafisti” e i tragitti di “navi madre” cariche di migranti e sicuramente, dedicano particolare attenzione nelle acque antistanti Sirte: roccaforte dell’Is, pericolosamente vicina.

La seconda serie degli U-212 italiani comprendente l’S528 Pietro Venuti e l’ S529 Romeo Romei tra l’altro, sarebbe dotata di migliori suite Esm, albero con sistemi optoelettronici avanzati e sistemi di trasmissione satellitare di ultimissima generazione (Link 22) per la condivisione rapida delle informazioni acquisite, migliorando notevolmente le capacità Isr di queste unità.