Sig Sauer P245 calibro .45 acp

Vai alla galleria delle fotoCome per altri produttori leader, la Sig Sauer ha abbinato ai modelli standard le versioni compatte delle proprie semiautomatiche destinate alla difesa personale e al law enforcement. Ultima nata della serie delle “piccole”, la P245 affianca la 220, giustamente ritenuta una delle più precise semiautomatiche di serie in .45 Acp. La P245 è una pistola semiautomatica compatta con chiusura geometrica a corto rinculo di canna s… [

] Vai alla galleria delle foto [

] Come per altri produttori leader, la Sig Sauer ha abbinato ai modelli standard le versioni compatte delle proprie semiautomatiche destinate alla difesa personale e al law enforcement. Ultima nata della serie delle “piccole”, la P245 affianca la 220, giustamente ritenuta una delle più precise semiautomatiche di serie in .45 Acp. La P245 è una pistola semiautomatica compatta con chiusura geometrica a corto rinculo di canna sistema Colt- Browning modificato e scatto in Singola e Doppia azione. Il caricatore monofilare di 6 colpi è in acciaio inox e presenta su ciascun lato cinque larghi fori per il controllo delle munizioni corrispondenti ai colpi dal secondo al sesto. Rimarchevole la precisione con cui l’elevatore di materiale plastico scorre all’interno del corpo, senza giochi. Il risalto dell’elevatore che allo sparo dell’ultimo colpo solleva l’hold open è rinforzato in acciaio. La soletta di plastica del caricatore offre un certo appoggio alla mano forte, utile data l’altezza ridotta dell’impugnatura. Il fusto in lega ospita il blocchetto d’acciaio che, allo sparo, interagendo con la scanalatura inclinata ricavata dall’appendice della camera di scoppio provoca l’abbassamento della culatta. Contro il blocchetto si arresta la canna, in posizione inclinata, al termine della breve corsa retrograda. La chiusura è determinata dall’ inserimento della camera di scoppio, con apposita conformazione prismatica, nella finestra d’espulsione ricavata nel carrello. Allo sparo canna e carrello arretrano solidali per alcuni millimetri, quindi, la culatta si abbassa per l’ interazione tra il blocchetto d’acciaio del fusto e il piano inclinato ricavato dall’appendice della canna. Nel terminare la propria corsa retrograda, il carrello estrae il bossolo spento, lo espelle e arma il cane. La distensione della molla di recupero provoca il ritorno in battuta del carrello che in tale fase preleva la nuova cartuccia, la camera e sospinge la canna ripristinando la chiusura. Posteriormente, dall’appendice della canna è ricavata la rampa d’ alimentazione, ben finita, non particolarmente ripida e molto ben raccordata all’imbocco svasato della camera di scoppio. Alla rampa corrisponde una svasatura del fusto che facilita ulteriormente la cameratura. L’otturatore è costituito da un blocco, spinato al carrello, che contiene il percussore inerziale con molla di ritorno, l’estrattore interno a lamina e la sicura automatica al percussore. Il carrello trasla sulle guide a tutta lunghezza del fusto. Sul guidamolla lungo, di metallo, scorre la molla di recupero elicoidale a sezione piatta. L’hold open, in lamiera, è in corpo unico con l’espulsore. Dalla guancetta sinistra protrude la leva di solo disarmo: l’azionamento provoca lo sgancio del cane che, però, non scatta ma è accompagnato dal ritorno automatico della leva in posizione di riposo. Il cane è dotato di monta di sicurezza e, inoltre, è del tipo a rimbalzo. Le sicure sono improntate alla massima operatività: l’arma non dispone, infatti, di sicura manuale né di sicura automatica al caricatore, ma solo di quella al percussore. Da segnalare l’ammortizzatore di plastica di fondo corsa del cane, comune alle semiautomatiche Sig Classic (con l’eccezione della monofilare in 9 mm P239). Il ponticello con rest e il front strap hanno una fine rigatura orizzontale che migliora la presa e aiuta a contrastare il rilevamento. Anche il grilletto, le leve di smontaggio, disarmo e hold open, nonché il pulsante di sgancio del caricatore, sono rigati. Quest’ultimo comando è parzialmente incassato nella guancetta sinistra, per ridurre il rischio di attivazioni accidentali. Le finiture sia esterne sia interne sono curate e i giochi tra fusto e carrello sono calibrati in modo da fornire l’ideale compromesso tra le esigenze di affidabilità e precisione di tiro. L’accoppiamento canna-carrello è molto preciso, le scritte su quest’ultimo sono nitide e non ridondanti. La tacca di mira fissa, più stretta del carrello, ha gli angoli smussati per prevenire il rischio che il tiratore possa ferirsi scarrellando in velocità, in condizioni d’ emergenza. Gli angoli smussati prevengono anche il rischio di impigliamenti durante il porto occulto e l’estrazione. Il traguardo è largo per sveltire nel tiro rapido l’acquisizione e il riallineamento del mirino. Quest’ultimo ha forma squadrata, grazie alla quale nel tiro lento mirato si può sfruttare l’ elevata precisione intrinseca dell’arma e del calibro. I riferimenti per il tiro in condizioni precarie d’illuminazione sono costituiti dal grosso dot bianco al mirino cui corrisponde il tratto dello stesso colore, caratterizzato da bordi netti, ubicato alla base del traguardo posteriore (tipo Von Stavenhagen). Entrambi gli elementi di mira sono inseriti in incastri a coda di rondine e possono, quindi, essere sostituiti o fatti traslare per tarare l’arma in derivazione. In questo caso, la regolazione dovrebbe iniziare muovendo la tacca. Uno spostamento di 0,5 mm sposta il punto d’impatto di circa 80 mm a 25 metri. Per correggere l’elevazione si possono sostituire sia la tacca sia il mirino. L’azienda rende disponibili sette tacche e sei mirini di diversa altezza. Lo scarto del punto di impatto a 25 metri tra una tacca e l’altra è di circa 44 mm, mentre per il mirino è di circa 22 mm alla stessa distanza. Sull’ arma in prova sia la tacca sia il mirino erano del numero 8. In Doppia azione si avverte una brevissima precorsa prima che la rotazione del grilletto determini l’armamento del cane. La lunghezza della Doppia azione è media. Il peso di scatto, consono ai 4.500 grammi dichiarati dalla Sig, è distribuito in modo omogeneo sull’intera corsa del grilletto. Grazie alla ripartizione del peso di scatto, all’assenza del collasso di retroscatto e al cane a rimbalzo, la pur potente percussione lascia assolutamente inalterato l’assetto dell’arma in punteria, nel dry fire. A fuoco, il piazzamento corretto del colpo tirato in Doppia azione avviene in scioltezza. Il passaggio alla Singola azione dei colpi successivi è agevole. Anche per la Singola azione, in due tempi, si conferma il valore dichiarato per il peso di sgancio, di circa 1.800 grammi. La precorsa è leggera, fluida e di lunghezza media. Il secondo tempo, sul quale si concentra la quasi totalità del peso di scatto, è lungo e pulito, risultando ben sfruttabile. L’esemplare assetto neutro dell’arma, verificato in Singola azione nel tiro in bianco, trova conferma nei risultati pratici. Il trigger reach in Singola azione è ottimale per evitare il contatto tra la parte interna dell’ indice e l’arma anche per chi ha mani piccolem na anche in Doppia azione si attesta su valori modesti. La curvatura abbastanza pronunciata del grilletto rigato permette il posizionamento corretto dell’indice. Grazie ai bordi arrotondati, il grilletto è piacevole al tatto e non arreca fastidio nemmeno dopo l’esplosione di numerosi colpi a piena carica. Le esperienze acquisite con i vari modelli Sig Sauer giustificavano la curiosità di provare con la P245 una gamma di munizioni eterogenea per verificare non solo affidabilità, controllabilità e precisione ma anche la flessibilità di funzionamento. Pertanto, abbiamo provato cartucce Winchester con palla ogivale blindata (Fmj) di 230 grs, la classica hardball, e tre ricariche assemblate con bossoli Cbc, inneschi Cci large pistol, polveri Sipe N e Winchester 231, palle Fiocchi Fmjfn 200 grs, Action bullets in lega di tipo Rnbb di 230 grs e Swcbb di 200 grs. Spinte da una dose massima di 7,5 grs di Sipe N, le Fiocchi troncoconiche blindate sono servite ad assemblare cartucce potenti che, sparate in numerose armi, ci hanno sempre soddisfatto per potenza e precisione. Le ricariche con palla in lega ci hanno permesso di sperimentare i caricamenti più economici, compatibili con gli stand dei poligoni Uits a cielo aperto. Dietro la Action Bullets Swcbb di 200 grs abbiamo caricato 5,3 grs di Sipe N: più vivace la carica con la Action Bullets Rnbb di 230 grs, costituita da una dose massima di 5,6 grs di Winchester 231. Il funzionamento è stato ottimo. L’arma ha camerato con rimarchevole fluidità anche le cartucce assemblate con palle troncoconiche, l’estrazione e l’espulsione dei bossoli spenti sono state regolari anche con le munizioni meno potenti. Con le Winchester a carica standard e con le potenti ricariche con la palla Fiocchi Fmjfn l’espulsione è stata vigorosa. Dai bossoli spenti abbiamo rilevato tracce di affumicature normali e rigonfiamenti non vistosi anche nel caso dei bossoli impiegati per assemblare le ricariche più forti. Con questi ultimi abbiamo notato, all’innesco la strisciata del percussore. Le impronte di percussione sono state molto centrate e di buona potenza. Le ricariche più performanti hanno spinto la Fiocchi troncoconica blindata a 277 m/sec. A tale velocità corrisponde un’energia media di 51 kgm, che evidenzia l’incidenza della canna corta. Infatti, con semiautomatiche con canna di cinque pollici (125 mm), con le stesse munizioni si possono spuntare energie superiori ai 60 kgm. Buono il comportamento delle Winchester, con all’ attivo 39 kgm, 229 m/sec di velocità e un valore di Deviazione standard di appena 2,3. Le Action bullets Rnbb di 230 grs hanno viaggiato alla velocità media di 234 m/sec (energia di 41 kgm), rivelandosi valide per assemblare cartucce corpose idonee all’allenamento generico. Con le palle ogivali in lega di 230 grs è facile che le prestazioni energetiche siano equivalenti se non superiori a quelle ottenibili con le Fmj, ma con costi vantaggiosi e minori pressioni di esercizio. Le ricariche da tiro con la Action bullets Swcbb hanno erogato appena 30 kgm (213 m/sec). Prove di precisione sono state effettuate in tiro lento mirato dalla distanza di 25 metri con impugnatura a due mani, senza appoggio. Le migliori rosate sono state fornite dalle ricariche ad hoc con le Action Bullets 200 grs Swcbb e da quelle con la palla Fiocchi Fmjfn. Per nulla disprezzabili i raggruppamenti con le Winchester e le ricariche con le Action bullets ogivali in lega di 230 grs, specie considerando le prestazioni energetiche di queste ultime. Il punto d’impatto ha evidenziato una variabilità contenuta in base al tipo di cartuccia impiegata. Lo scostamento tra punto mirato e centro di rosata è stato più che accettabile per un’arma da difesa, con la taratura di fabbrica. Chi vuole sfruttare in pieno la precisione dell’ arma può intervenire sia in derivazione, spostando prima la tacca e poi, se necessario, anche il mirino, sia in elevazione sostituendo gli elementi di mira con altri di altezza appropriata. In tiro rapido la P245 si dimostra controllabile, considerando la leggerezza e la cameratura corposa. Le reazioni allo sparo non sono violente nemmeno con i caricamenti più forti, anzi, l’arma non esaspera il divario in termini di rinculo e rilevamento delle cariche piene rispetto a quelle meno potenti. La velocità del ritorno in punteria è più che sufficiente per l’uso pratico. La definizione delle mire e la prevedibilità dello scatto contribuiscono all’ottenimento di ottimi risultati sparando velocemente alle varie distanze, anche a 25 metri. L’assenza di spigoli vivi o parti taglienti rende l’arma piacevole al tatto. Il grilletto rigato, con i bordi smussati, non arreca fastidio nemmeno dopo aver sparato molti colpi a piena carica. I comandi rigati sono a portata di mano e l’azionamento è agevole. La fitta rigatura orizzontale al front strap migliora la grippabilità, così come quella al ponticello con rest, per chi vi posiziona l’indice della mano debole. Il pulsante di sgancio del caricatore è parzialmente incassato nella guancetta sinistra, per ridurre il rischio di attivazioni accidentali. Le alette di presa sono larghe, ben spaziate e grippanti. Nell’estrazione manuale della cartuccia camerata è necessario scarrellare con decisione, per evitare che la punta del proiettile si pianti contro la finestra d’espulsione. L’ operazione è resa agevole dalla resistenza non eccessiva della molla di ritorno del carrello. La P245 è destinata a chi predilige le doti di precisione e versatilità della .45 Acp e ritiene sufficiente per la difesa personale il volume di fuoco di 7 colpi. La compattezza agevola il porto occulto e lo spessore contenuto eleva il comfort di porto con le fondine interne. L’estetica riprende le linee classiche dei modelli full size e compatti Sig Sauer, alle quali coniuga tratti che lo rendono più moderno. La controllabilità nel tiro rapido è appannaggio del tiratore esperto, in special modo con i caricamenti spinti, ma la risposta della monofilare è meno secca di quanto sarebbe lecito aspettarsi. Il fascino che emanano le armi di dimensioni contenute ma dalle grandi prestazioni rende la P245 intrigante anche per l’appassionato che intende spararla in poligono. In sintesi, essa si colloca a pieno titolo al vertice dell’elitario segmento d’appartenenza. [

] La prova completa, con molte più foto e la tabella balistica, la trovate su Armi e Tiro di aprile 2005. [

] Produttore: Sig arms Ag, Industrieplatz, Ch-8212 Neuhausen am Rheinfall, Svizzera, tel. 00.41.52.67.46.565, fax 00.41.52.67.46.418, www.sigarms.ch Importatore: Bignami spa, via Lahn 1, 39040 Ora (Bz), tel. 04.71.80.30.00, fax 04.71.81.08.99, www.bignami.it, email@bignami.it Modello: P245 Tipo: pistola semiautomatica Calibro: .45 Acp Impiego specifico: difesa personale Meccanica: chiusura geometrica a corto rinculo di canna sistema Colt-Browning modificato Alimentazione: mediante caricatore monofilare Numero colpi: 6+1 Scatto: ad Azione mista Percussione: mediante cane esterno a rimbalzo e percussore inerziale Sicura: leva di disarmo ubicata sul solo lato sinistro; sicura automatica al percussore, mezza monta al cane Canna: lunga 99 mm, con 6 rigature sinistrorse, passo 400 mm Mire: la tacca di mira fissa e il mirino sono inseriti in incastri a coda di rondine; le mire presentano riferimenti per il tiro in condizioni precarie di luce tipo Von Stavenhagen Lunghezza totale: 185 mm Altezza: 127 mm Spessore: 33 mm Lunghezza linea di mira: 145 mm Peso: 815 g scarica (arma 755 g, caricatore 60 g) Materiali: canna e carrello in acciaio, fusto in lega leggera, guancette in plastica, caricatori in acciaio inox Finitura: antiriflesso Numero del Catalogo nazionale: 12.908 (arma comune) Prezzo: 1.090 euro, Iva inclusa