Senz’armi niente telefilm?

Il mondo del cinema e della fiction televisiva scende in campo contro la legge sul controllo delle armi firmata dal governatore dello stato di New York

Il mondo del cinema scende in campo contro la legge sul controllo delle armi firmata dal governatore dello stato di New York, Andrew Cuomo: secondo quanto riporta il quotidiano New York Times, i funzionari del settore cinematografico temono che le misure, le quali inaspriscono i controlli sulla vendita e il possesso di pistole e fucili, possano creare notevoli problemi.
Per esempio impedendo di girare nell'Empire State film come The dark Knight rises e serie come Law and Order, nei quali vengono utilizzate armi vere per aumentare il realismo. A New York sono ora in produzione 27 progetti cinematografici. «Se non viene chiarito che l'uso di pistole e fucili è ancora consentito sui set, molte delle produzioni presenti nella Grande Mela potrebbero essere costrette ad andare altrove», ha detto Vans Stevenson, vice presidente di Motion picture association. La questione preoccupa non poco gli addetti al settore, convinti che i legislatori non stiano prendendo la questione abbastanza sul serio.

 

«Potete discutere quanto volete sulla violenza e le armi, ma il nocciolo della questione è che se non abbiamo un po' di spazio di manovra andranno a girare da un'altra parte, e questo costerà parecchi posti di lavoro», ha aggiunto John Ford, presidente della divisione 52 dell'International alliance of Theatrical stage employees.