Prorogato il cinghiale nel Savonese

I cacciatori della provincia di Savona hanno un mese in più per la caccia al cinghiale: secondo quanto dichiarato dall’assessore provinciale alla caccia Livio Bracco, infatti, il totale previsto dai piani di abbattimento non è stato raggiunto. «I numeri precisi dei capi abbattuti non li conosco ma gli uffici mi hanno detto che non abbiamo raggiunto la quota indicata dagli studi e quindi dobbiamo proseguire», ha spiegato l’assessore Bracco, «ovviamente non va letta co… I cacciatori della provincia di Savona hanno un mese in più per la caccia al cinghiale: secondo quanto dichiarato dall’assessore provinciale alla caccia Livio Bracco, infatti, il totale previsto dai piani di abbattimento non è stato raggiunto. «I numeri precisi dei capi abbattuti non li conosco ma gli uffici mi hanno detto che non abbiamo raggiunto la quota indicata dagli studi e quindi dobbiamo proseguire», ha spiegato l’assessore Bracco, «ovviamente non va letta come una concessione supplementare ai cacciatori ma semplicemente come un’ azione a favore del territorio perchè avere troppi ungulati in circolazione significa non tutelare il territorio e le campagne gravemente danneggiate dalle loro scorribande. Ovviamente la motivazione della proroga riguarda solo i capi che mancano al raggiungimento della quota necessaria per mettere in sicurezza il territorio, teniamo conto che oltre a essere ancora indietro sui numeri fissati alla vigilia, ho personalmente ricevuto da parte di tanti Comuni dell’ entroterra notizie allarmanti riguardo alle popolazioni di ungulati presenti nei rispettivi territori che mettono in crisi l’economia rurale e le coltivazioni. Quindi la richiesta di proseguire gli abbattimenti arriva direttamente dagli amministratori di tanti paesi prim’ancora che dai numeri. Tutte le altre sono polemiche inutili, negare i danni dei cinghiali non si può, basta andare a verificarli».