Polemica sull’immissione delle lepri nell’Atc di Taranto

È polemica in provincia di Taranto, per il progetto di immissione di mille lepri da parte dell’Atc: secondo il Wwf Puglia, infatti, oltre al costo elevato per singolo animale (180 euro), l’operazione sarebbe destinata al fallimento a causa delle condizioni climatiche avverse, che potrebbero risultare fatali per la maggior parte degli animali

 

È polemica in provincia di Taranto, per il progetto di immissione di mille lepri da parte dell’Atc: secondo il Wwf Puglia, infatti, oltre al costo elevato per singolo animale (180 euro), l’operazione sarebbe destinata al fallimento a causa delle condizioni climatiche avverse, che potrebbero risultare fatali per la maggior parte degli animali. «I soldi così spesi», ha commentato il presidente del Wwf Puglia Antonio De Feo, «infatti potrebbero essere impegnati per opere di naturalizzazione e favorire le specie autoctone, ovvero quelle che naturalmente (o senza allevamenti uso caccia) vi sono in Puglia». Il presidente dell’Atc Piero Bitetti, però, ha rimandato al mittente le accuse, specificando che «L’immissione a scopo di ripopolamento partirà da quelle zone (vicine al mare) dove le temperature sono risaputamente meno rigide, e si concluderà a fine marzo nelle zone dell’altopiano. Questi interventi vengono attuati a caccia chiusa, seguendo un programma d’intervento che ha come obiettivo principale l’ottenere una densità ottimale di selvaggina delle specie di fauna autoctona sul territorio destinato alla caccia programmata della Provincia di Taranto, compatibile con le capacità portanti dell’ambiente ed in equilibrio con l’attività venatoria».