Pd: sui calendari venatori, la Liguria ha rotto la tregua

L’accordo tecnico tra associazioni venatorie, ambientalisti, agricoltori ed enti locali, che dovrebbe essere ratificato giovedì prossimo dalla Conferenza Stato-Regioni, secondo quanto riferito dagli ambientalisti del Pd sarebbe stato scavalcato dalla Regione Liguria che, nei giorni scorsi, “ha varato il suo calendario venatorio ignorando lo spirito della legge comunitaria

 

L'accordo tecnico tra associazioni venatorie, ambientalisti, agricoltori ed enti locali, che dovrebbe essere ratificato giovedì prossimo dalla Conferenza Stato-Regioni, secondo quanto riferito dagli ambientalisti del Pd sarebbe stato scavalcato dalla Regione Liguria che, nei giorni scorsi, “ha varato il suo calendario venatorio ignorando lo spirito della legge comunitaria, varata proprio per evitare nuovi stop disciplinari all'Italia da parte di Bruxelles”. Gli ambientalisti del Pd temono “un effetto domino, con il varo di altri calendari venatori anomali che porterebbero all'apertura di un nuovo procedimento per l'infrazione delle direttive comunitarie. L'anno scorso abbiamo fermato la deregulation violenta prevista della legge Orsi: non vorremmo che i provvedimenti cacciati dalla porta rientrassero dalla finestra", ha spiegato Roberto Della Seta, capogruppo Pd alla commissione ambiente del Senato. "Se Toscana e Umbria seguissero la strada della Liguria, che ha varato un calendario dettato dalle associazioni venatorie più estremiste, tornerebbe ad aprirsi un contenzioso aspro con l'Unione europea che ci costerebbe sanzioni pesanti anche dal punto di vista economico". Anche Susanna Cenni, della commissione agricoltura della Camera, ha firmato l'appello alle Regioni perché adottino una posizione responsabile che metta al centro delle decisioni sulla caccia il parere dell'Ispra, che è l'istituto scientifico chiamato a regolamentare il settore.

La Regione Liguria precisa, in una nota dell’assessorato, che il calendario è comunque conforme con i periodi previsti dall’articolo 18, comma 1 della legge 157/1992, tuttora vigente e che il documento dell’Ispra fornisce indicazioni sui periodi di caccia e non è assolutamente vincolante e che l’unico caso in cui il parere dell’Ispra risulta vincolante a termine di legge (art. 18 comma 2, L. 157/1992) è quando si prevede di prolungare la caccia per alcune specie fino al 10 di febbraio, periodo non adottato per nessuna specie in Liguria.