Nuova bolt-action dalla Sig Sauer

Annuncio a sorpresa dall’azienda di Newington: arriva una nuova bolt-action dalla duplice vocazione e un calibro derivato da…

La Sig Sauer Cross denuncia già nel nome le ambizioni di carabina crossover venatoria e sportiva e, oltre ad essere uno chassis rifle, non si fa certo peccato ad immaginarla come discendente di un progetto militare in molti sensi.

La struttura è in alluminio, con calciatura ribaltabile, scheletrata e con regolazione dell’imbracciata e dell’appoggiaguancia, il fusto con il bocchettone di alimentazione ha struttura monolitica. La Cross non ha una azione tradizionale in acciaio: la manetta di armamento con l’otturatore a tre tenoni, scorre all’interno del fusto effettuando la chiusura entro la canna. La manetta incorpora anteriormente un otturatore facilmente sostituibile, dotato di altri tre ramponi di rinforzo posteriori ai tenoni principali: questo risulta bloccato alla manetta tramite una spina passante; l’estrattore è a unghia, con espulsore a puntone e molla situato sulla faccia dell’otturatore: soluzioni certo già viste ma declinate in questa piattaforma in modo davvero innovativo.

La canna in acciaio inossidabile e dotata di filettatura in volata, è avvitata a sua volta al fusto attraverso una sorta di barrel nut che ricorda le piattaforme Ar 15; agganciato al fusto poi, vi è una astina alleggerita di tipo flottante sempre in alluminio e con slot M-lok sui fianchi. Dagli Ar 15 inoltre, recupera anche lo sportellino parapolvere sulla finestra di espulsione anche se l’azienda, sta ancora vagliando se mantenerlo in produzione. L’arma è dotata di sicura a leva ambidestra posizionata sul fusto, appena sopra l’impugnatura polimerica Ar 15 compatibile; la Cross utilizza caricatori polimerici tipo Ai della capacità di 5 colpi.

La calciatura si ribalta sul lato destro con pressione su un pulsante: la conformazione della scheletratura, quando ribaltata, consente di bloccare la manetta dell’otturatore in posizione; la regolazione dell’appoggiaguancia è di tipo automatico, nel senso che grazie a una serie di molle integrate, questa si estende automaticamente all’allentamento della leva di regolazione: trovata la posizione, si blocca nuovamente la leva. Il fucile sarà inizialmente disponibile in 3 calibri: 6,5 Creedmoor, .277 Fury e .308 Winchester.

Dimensioni e pesi sono tra i punti di forza del Sig Sauer Cross: con canna lunga 457 millimetri (18 pollici) in 6,5 Creedmoor misura complessivamente 978 millimetri con calcio aperto e 686 millimetri con calcio ribaltato per un peso a vuoto di… 2.902 grammi! Probabilmente record nella categoria al momento.

Nelle versioni camerate in .308 Winchester e .277 Fury, con canna di soli 406 millimetri (16 pollici) misura complessivamente 928 millimetri con calcio aperto e 635 millimetri con calcio ribaltato per un peso a vuoto di 2.812 grammi: ancora più leggero!

Sono dotati tutti di scatto bi-stadio regolabile (tra le 2,5 e 4 libbre), slitta Picatinny rimovibile disponibile anche con inclinazione da 20 Moa, disponibili in due colori: nero o camo First lite Cipher Armakote. Il prezzo ufficiale dovrebbe essere intorno ai 1.799 dollari negli Usa, che si traducono poi in uno street price reale di 1.600 dollari.

Veniamo al nuovo calibro Sig Sauer 277 Fury: è chiaramente lo spin off civile del 6,8 Hybrid sviluppato per il concorso Us army Ngsw – Next generation squad weapon.
Impiega analoga e originale tecnologia Hybrid con bossolo bi-metallico con corpo in ottone e fondello in acciaio assicurati da un anello di tenuta: sconosciuto al momento il peso di palla, mentre sappiamo la velocità, che in canna di 16 pollici (con passo di rigatura 1:8,5 pollici) sarebbe di 3.000 piedi al secondo, pari a 914 metri/secondo, mentre la lunghezza del bossolo risulta essere di 51 millimetri. L’omologazione Saami di questo nuovo calibro dovrebbe comunque avvenire in occasione del prossimo Shot show; la distribuzione invece, dovrebbe avvenire nell’estate 2020. Come anticipato, comunque vada il programma Ngsw, qualcosa è destinato a rimanere come opportunità, sia nel settore civile sia in quello militare.