Nuova Zelanda: secondo buyback, in sordina

In patria non era, evidentemente, possibile esplicitarlo ma secondo gli osservatori internazionali, il famigerato buyback delle armi “d’assalto” dichiarate illegali dal primo ministro neozelandese Jacinda Ardern dopo la strage di Christchurch, è stato un fiasco. Si stima infatti che solo il 30 per cento delle armi “vietate” effettivamente circolanti in Nuova Zelanda siano state consegnate.

Così, quasi alla chetichella, nel 2021 le autorità nazionali del Paese dei Kiwi hanno deciso di riprovarci, proponendo una nuova possibilità di sanatoria per coloro i quali decidano di consegnare spontaneamente le armi dichiarate vietate, che fossero ancora in loro possesso. Dal 1° febbraio al 1° maggio 2021 era possibile la riconsegna con indennizzo economico, come già fatto nel primo buyback, ma sarà comunque possibile consegnare tali armi (senza, però, indennizzo) entro il 1° agosto 2021, senza alcuna conseguenza penale.