Nra, lobbying politico sempre più trasversale

La decisione presa dalla Corte suprema americana sul secondo emendamento sembra aver dato una “forza contrattuale” in politica alla National rifle association che ha avuto pochi precedenti nella sua lunga storia, come confermato dal capo dei lobbysti dell’associazione, Chris W. Cox. Per questo, non sono solo i deputati Repubblicani a cercare l’appoggio Nra sulle più disparate questioni politiche, ma ultimamente sembra che anche politici Democratici abbiano “corteggiato” gli appassionati d’armi

La decisione presa dalla Corte suprema americana sul secondo emendamento sembra aver dato una “forza contrattuale” in politica alla National rifle association che ha avuto pochi precedenti nella sua lunga storia, come confermato dal capo dei lobbysti dell’associazione, Chris W. Cox. Per questo, non sono solo i deputati Repubblicani a cercare l’appoggio Nra sulle più disparate questioni politiche, ma ultimamente sembra che anche politici Democratici abbiano “corteggiato” gli appassionati d’armi. Ultimo esempio in ordine di tempo, il lavoro congiunto tra Nra e il leader democratico della maggioranza al Senato, Harry Reid, per includere nella nuova legge sulla riforma sanitaria una disposizione che vieti alle compagnie di assicurazione di far pagare di più ai clienti con armi in casa. «Molti deputati hanno semplicemente paura della Nra», ha confermato a denti stretti Carolyn Mc Carthy, deputato democratico anti-armi. Il crescente potere “trasversale” di Nra le ha, in compenso, attirato anche critiche, come quelle arrivate dall’associazione Gun owners of America, che l’accusa di essersi “svenduta” ai democratici.