Non ci fu minaccia, né omessa custodia

Sentenza molto interessante quella pronunciata dalla sezione distaccata di Nardò del tribunale di Lecce, che ha assolto un pensionato oggi 82enne dall’accusa di minaccia aggravata con l’uso delle armi e omessa custodia di armi

 

Sentenza molto interessante quella pronunciata dalla sezione distaccata di Nardò del tribunale di Lecce, che ha assolto un pensionato oggi 82enne dall’accusa di minaccia aggravata con l’uso delle armi e omessa custodia di armi. I fatti risalgono al luglio 2010: un pensionato 68enne aveva dichiarato ai carabinieri di essere stato minacciato dall’imputato, a seguito di una lite per motivi economici. Ricevuta la querela, i militari si erano recati nell’abitazione dell’uomo sequestrandogli le armi e contestando che non fossero adeguatamente custodite, in quanto riposte in un armadio non chiuso a chiave. Al di là dell’assoluzione dall’accusa di minaccia “perché il fatto non sussiste”, è particolarmente importante che la corte abbia ritenuto adeguate le misure di custodia agli standard minimi previsti dalla legge e, soprattutto, che sul punto anche la pubblica accusa si sia associata agli avvocati difensori, chiedendo l’assoluzione.