Museo delle armi di Terni: nuovo sito e interlocutore unico

L’Associazione museo internazionale delle armi di Terni ha presentato ieri il nuovo sito web: il futuro dell’esposizione museale vede l’interessamento del ministro Crosetto, al quale è stata chiesta la nomina di un interlocutore unico per gli aspetti militari e politici

L’Associazione museo internazionale delle armi di Terni (Mialt) ha presentato ieri, tramite il proprio presidente Pietro Nicoli, il nuovo sito web dell’associazione: quest’ultima, da anni si batte per concretizzare il progetto di un polo museale che possa valorizzare a livello nazionale e internazionale la raccolta tecnica del Polo di mantenimento armi leggere di Terni, una delle più complete e importanti al mondo in materia di armi leggere del XIX e XX secolo (italiane e non solo). “Dietro le armi presenti a Terni”, ha sottolineato Nicoli, “c’è la narrazione di una nazione, del mondo intero e della città, delle tecnologie e dell’ingegno umano che ci hanno resi famosi in tutto il mondo”. Il nuovo sito web è stato, in particolare, reso fruibile tramite smartphone e, come ha spiegato dall’amministratore di Euromedia, Paolo Luchetti, “In un certo senso rappresenta già la parte virtuale del futuro museo che, speriamo, nascerà”.

L’incontro è servito anche per fare il punto sulla situazione della realizzazione del museo: il vicepresidente del consiglio comunale di Terni, Raffaello Federighi, ha a tal proposito annunciato un importante passo avanti: “abbiamo stabilito un contatto con il ministro della Difesa Guido Crosetto, entusiasta del progetto, a cui abbiamo chiesto di nominare un interlocutore che racchiuda in sé l’autorità militare e politica per semplificare un percorso altrimenti complicato. Presto lo avremo e poi dovremo accordarci su quelli che sono i punti salienti del progetto”.

“Muoversi in un contesto che vede più interlocutori, l’autorità militare, la Sovrintendenza, il Demanio, diversi assessorati, senza un coordinamento è quasi impossibile”, ha dichiarato Federighi, “La mia delega, forte della manifestazione di interesse ufficiale licenziata dalla giunta comunale in tempi record, va proprio in questo senso. Ora con la copertura politica del sindaco Bandecchi, la responsabilità è tutta mia, “nostra” se allargata all’associazione Mialt. Ma ritengo questo obiettivo, la creazione di un Museo internazionale delle armi a Terni, fondamentale per il futuro della città e nel contesto della visione che abbiamo. Quella di un turismo di qualità che possa contare sulle enormi potenzialità, spesso inespresse, del nostro territorio. Fra l’altro la raccolta tecnica delle armi attualmente disponibile, è un vanto di caratura mondiale e la volontà dell’amministrazione comunale è che tutto ciò si realizzi”.