L’Us army chiede informazioni per il fucile “ad interim” in 7,62×51

L’Us army ufficializza con una Richiesta di informazioni (Rfi) pubblica l’intento di conoscere lo stato dell’arte e la disponibilità sul mercato di un “Battle rifle” in 7,62×51 da affiancare agli M4 La nuova Richiesta di informazioni da parte dell’Us army che si premura di sottolineare a chiare lettere che, non è necessariamente propedeutica ad una richiesta di proposte o “concorso”, indica tuttavia una chiara direzione della Forza armata americana verso quello che viene definito Icsr – Interim combat service rifle. Le caratteristiche generali richieste in questa fase sono: fucile con lunghezze di canna di 16 e 20 pollici, peso inferiore ai 5.400 grammi a vuoto (compatibile con la corrente suite accessoristica (ottica variabile, bipiede, spegni fiamma e moderatore di suono), comandi ambidestri, caricatore da almeno venti colpi e selezione di tiro comprendete anche…il tiro a raffica: un battle rifle, dunque.
Alla luce delle recenti testimonianze del generale Mark Milley alla commissione del Senato americano, ove ha riferito che le attuali munizioni M80A1 7,62×51 e M855A1 5,56×45 non sono in grado di superare le attuali piastre balistiche tipo Esapi impiegate dall’Us army e anche da altri eserciti (e che si troverebbero in giro ad un costo di 250 dollari…), appare ancora più pressante l’adozione “ad interim” del 7,62×51. Perché? Perché Milley ha anche aggiunto che attualmente l’Us Army ha in sviluppo presso Fort Benning una nuova munizione 7,62×51 in grado di prevalere sulle piastre balistiche anti-perforanti di ultima generazione e che tale tecnologia, potrebbe adattarsi anche al 5.56×45. Probabilmente Milley si riferisce al progetto Advap –Advanced armor piercing e alla munizione 7,62×51 Ap Xm1158, originariamente pensata per l’impiego nelle Gpmg M240.
Tirando le somme: è evidente che l’Us army abbia necessità di riconquistare velocemente l’overmatch e la via più breve, è certamente una soluzione appunto “ad interim” con un nuovo battle rifle in attesa eventualmente, dell’arrivo dell’auspicato intermediate caliber che potrebbe sostituire i due calibri attuali (.264 Usa?). Us army inoltre, sta considerando non solo gli attuali conflitti asimmetrici in corso, ma anche eventuali confronti con eserciti e forme di guerra convenzionali che lo vedrebbero confrontarsi con eserciti tradizionali: protetti da giubbetti e piastre balistiche moderne. Dopo tanti anni di “immobilismo” l’Us army forse, oltre a prendere coscienza di una situazione pregressa (si parla di qualche decennio…) incomincia a prendere decisioni: ripetiamo, forse.
Il fatto che Us army abbia già avuto modo di valutare tre armi in questo calibro di attuale dotazione (M110 Sass – Kac, M110A1 Csass – H&K semi automatici e Fn Scar 17 full auto del Socom) significa che è alla ricerca, comunque, dello stato dell’arte. Oltre a queste tre importanti aziende che hanno già vinto concorsi in seno all’esercito americano, potrebbero farsi avanti altri importanti e motivati competitor come la Colt con il Cm-901 (nella foto) e la Beretta con l’Arx 200: quest’ultimo oltretutto, certamente avvantaggiato grazie all’impiego dell’ottica Intelligent sight della Steiner.
Per adesso non vengono indicate cifre ma potrebbe trattarsi di almeno 10.000-15.000 armi.