La Lombardia riapre la caccia

Il presidente della regione, Attilio Fontana, ha firmato un’ordinanza che autorizza i cacciatori lombardi a esercitare anche con la zona arancione l’attività venatoria negli Atc e nei Cac di appartenenza entro i confini regionali

Da qualche giorno i cacciatori lombardi erano in attesa di chiarimenti da parte della regione rispetto alla possibilità di cacciare in zona arancione e oggi, finalmente, il presidente Attilio Fontana ha firmato un’ordinanza che autorizza i cacciatori lombardi a esercitare l’attività venatoria negli atc e nei cac di appartenenza, anche fuori dal proprio comune di residenza, purché questi si trovino entro i confini regionali. È prorogata anche la possibilità per i cacciatori lombardi di cacciare negli istituti privati della regione, quindi aziende faunistico venatorie e agri turistico venatorie. Si tratta, di fatto, di una proroga di quanto già previsto dalle ordinanze 649 e 670 del 2020, che, però, avevano validità fino al 15 gennaio.

Purtroppo non restano che 4 giornate a disposizione per la caccia programmata, tuttavia sarà possibile praticare la caccia di selezione che, in alcuni atc e cac lombardi, prosegue anche oltre il 31 gennaio. Durante gli spostamenti è necessario munirsi di autocertificazione, indicando come ragione dello spostamento l’esercizio dell’attività venatoria, in forza dell’articolo 2, comma 4, lettera B del dpcm 16/01/2021 e dell’ordinanza di regione Lombardia n° 688 del 26 gennaio 2021.