Lombardia, bocciata procedura d’urgenza per calendario venatorio

Il Consiglio regionale della Lombardia ha bocciato la richiesta di procedura d’urgenza per la discusisone del progetto di legge sulla caccia in deroga per la prossima stagione venatoria che si aprirà a settembre. La procedura d’urgenza era stata richiesta dal capogruppo Udc, Gianmarco Quadrini, che assieme ai consiglieri Valerio Bettoni (Udc) e Carlo Saffioti (Pdl) avevano firmato un pdl secondo il quale veniva autorizzato il prelievo venatorio in deroga alle normative europee, di alcune specie

Il Consiglio regionale della Lombardia ha bocciato la richiesta di procedura d’urgenza per la discusisone del progetto di legge sulla caccia in deroga per la prossima stagione venatoria che si aprirà a settembre. La procedura d’urgenza era stata richiesta dal capogruppo Udc, Gianmarco Quadrini, che assieme ai consiglieri Valerio Bettoni (Udc) e Carlo Saffioti (Pdl) avevano firmato un pdl secondo il quale veniva autorizzato il prelievo venatorio in deroga alle normative europee, di alcune specie protette.

La procedura d’urgenza presentata dal capogruppo Udc è stata respinta con 31 voti contrari e 10 favorevoli. Il pogetto di legge ora dovrà, così, tornare in commissione a settembre «con il rischio», secondo quanto sottolinea lo stesso Quadrini, «che la legge arrivi in ritardo rispetto alle date previste per la prossima stagione venatoria. La maggioranza si è ripetuta anche in aula, respingendo una richiesta di trattazione urgente del provvedmento sulla caccia in deroga pur essendoci tutti i crismi perché si facesse una legge come la farà domani la Regione Veneto».

«Resta un mistero politico», osserva l’esponente Udc, «il fatto che la Lega, e a rimorchio il Pdl, si ostinino a opporsi alla caccia in deroga. Non vorremmo che, alla ripresa dopo la pausa estiva, ci trovassimo in commissione un progetto di legge analogo firmato dalla Lega e promosso solo per assumersi la paternità davanti ai cacciatori».