Le senatrici Pd ci riprovano

Secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa, le senatrici Pd Manuela Granaiola (a sinistra) e Silvana Amati avrebbero presentato un progetto di legge a Palazzo Madama, che si propone di riportare in vita l’infausto, inutile e assurdo progetto a suo tempo concepito dalla senatrice Marilena Adamo

Secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa, le senatrici Pd Manuela Granaiola (a sinistra) e Silvana Amati avrebbero presentato un progetto di legge a Palazzo Madama, che si propone di riportare in vita l’infausto, inutile e assurdo progetto a suo tempo concepito dalla senatrice Marilena Adamo. Il succo è introdurre norme più restrittive per il rinnovo del porto d’armi, in particolare per quello per Tiro a volo che diventerebbe annuale, mentre per quello per uso caccia la scadenza sarebbe triennale. Il certificato medico per l’idoneità psicofisica dovrebbe essere rilasciato da un collegio medico costituito presso la Asl, composto da tre medici di cui almeno uno specialista in neurologia e psichiatria. Non basta? Evidentemente no: nella proposta si prevede anche la consegna delle armi sportive ai Tsn o alle associazioni di tiro iscritte a una federazione affiliata al Coni, l’obbligo di un’assicurazione per la responsabilità civile verso terzi. Si istituirà, inoltre, un’anagrafe informatizzata dei detentori di armi, nel rispetto della privacy, da incrociare sulla base dei dati trasmessi dalle Asl per quanto riguarda i requisiti fisici e psichici.

"L'inerzia del legislatore su questi temi – sottolineano le due senatrici del Pd – non è più tollerabile. Giorno dopo giorno in Italia si ripetono gravi fatti di sangue in cui innocenti perdono la vita perché vittime di persone che sottoposte a gravi stress, traumi psicologici o sotto l'influsso di sostanze stupefacenti abusano tragicamente delle armi che troppo facilmente lo Stato ha concesso loro".
"È un preciso dovere morale per il legislatore dare una risposta concreta ai parenti delle vittime di quelle stragi cercando di modificare la disciplina vigente in materia. Non è più pensabile che nel nostro Paese per ricevere la licenza per il porto d'armi sia sufficiente un certificato medico e che non siano previsti periodici controlli sulla permanenza dei requisiti", aggiungono Granaiola e Amati.

Ora, alcune considerazioni si impongono: prima tra tutte, perché due senatrici del pd devono presentare un disegno di legge praticamente identico a quello presentato pochi anni fa da un’altra (oggi ex) senatrice del pd? Cos’è, tra membri dello stesso partito non si parlano? Quando si presenta un disegno di legge, costa davvero tanto controllare che non ve ne siano di identici già depositati? Eppure è tutto on-line…

Dal punto di vista dei contenuti, non possiamo che ripetere quanto già avevamo detto in occasione della presentazione del ddl Adamo: il certificato medico annuale è inutile e la commissione di tre medici è semplicemente irrealizzabile su vasta scala (mancano gli specialisti!). L’obbligo di custodia delle armi sportive presso i Tsn è ridicolo (le armi per caccia e difesa si tengono comunque a casa) e né i Tsn, né le altre associazioni sono in alcun modo attrezzate allo scopo. L’obbligo di assicurazione per il risarcimento dei danni è assurdo, perché nessuna assicurazione rimborserà i danni compiuti in un raptus di follia.

Senatrici, magari è meglio se tornate a scuola…