Le novità della Kalashnikov concern

Il nuovo sniper semiautomatico Svk e la Pdw M4 (nella foto) successori del Dragunov Svd e dell’Aksu-74. Nuova “veste” per il Saiga 107

La Kalashnikov concern sta sfruttando il salone militare Army 2016, in corso al Patriot center di Mosca, per la presentazione di un buon numero di novità e prototipi. Tra questi, il nuovo sniper semiautomatico Svk, nei calibri 7,62×51 e 7,62x54R, e la Pdw M4 calibro 5,56×45, successori, rispettivamente, dello sniper Dragunov Svd e dell’Aksu-74 “Krinkov”. Il design della piattaforma appare nuovo, mentre la meccanica riprende concretamente il sistema Dragunov Svd con pistone a corsa corta e otturatore rotante a tre tenoni di chiusura con alcuni miglioramenti: valvola di regolazione dei gas per l’impiego di moderatori di suono; comandi ambidestri; calciolo regolabile e ribaltabile sul lato sinistro. L’arma impiega caricatori amovibili polimerici da 10 colpi (standard) o ad alta capacità da 15 o 30 colpi e nella versione 7,62x54R intercambiabili con quelli del Dragunov Svd. Il Kalashnikov Svk è stato concepito, a detta dell’azienda, seguendo gli input degli sniper delle forze speciali russe. Tuttavia, pochi mesi orsono, la Kalashnikov concern aveva mostrato una piattaforma molto simile, denominata Sk-16, che pare sia stata abbandonata in favore del nuovo modello. La costruzione dell’Svk è mista: metallica per il semicastello superiore e polimerica per semicastello superiore, calcio e porzione inferiore dell’astina. Si tratterebbe di una novità o, meglio, dell’abbandono dei vecchi schemi costruttivi: il semicastello superiore è dotato, all’incirca all’altezza della camera di scoppio, di un gruppo di articolazione attraverso il quale si inserisce una spina passante di assemblaggio e smontaggio in modo del tutto analogo ai moderni (e meno moderni…) fucili d’assalto occidentali. La molla di recupero, tra l’altro, è posizionata parzialmente all’interno della lunga guida Picatinny integrale al fusto superiore. Tale schema costruttivo si ritrova anche nel nuovo fucile d’assalto compatto M4 calibro 5,56×45 con funzioni di Pdw: sia per gli equipaggi di veicoli o velivoli sia come arma specialistica da Cqb per le forze speciali. Rispetto al precedente Aksu-74, adotta anche lui un pistone a corsa corta, mentre il blocco di otturazione non dovrebbe differire molto dal “Krinkov”. Altra dipartita dal precedente disegno è la manetta di armamento, adesso reversibile e ospitata all’interno del semicastello superiore. Il Kalashnikov M4 pesa meno di 2.500 grammi senza caricatore e misura 500 millimetri con calcio ribaltato (di tipo telescopico). Nello stand dell’azienda, inoltre, faceva bella mostra anche la nuova “veste” del Saiga 107: in pratica, si adegua il sistema costruttivo sopra descritto all’interessante arma “recoille” dotata di sistema di controbilanciamento delle masse. Tutte e tre i modelli presentano la leva di hold open posizionata centralmente ai lati del ponticello del grilletto.