Le guardie giurate segnano il pareggio

Le guardie giurate, e più in generale gli addetti alla sicurezza privata, hanno segnato il pareggio in terra d’Europa: gli addetti infatti, secondo le stime del Coess (portavoce del settore della sicurezza), sarebbero ben 2,2 milioni, corrispondenti agli appartenenti alle forze dell’ordine dei Paesi dell’Unione. Perché questo boom?

Le guardie giurate, e più in generale gli addetti alla sicurezza privata, hanno segnato il pareggio in terra d'Europa: gli addetti infatti, secondo le stime del Coess (portavoce del settore della sicurezza), sarebbero ben 2,2 milioni, corrispondenti agli appartenenti alle forze dell'ordine dei Paesi dell'Unione. Nella sola Germania lavorano 235 mila addetti, per un fatturato del settore calcolato in 7 miliardi di euro nel 2015, con un +15 per cento rispetto all'anno precedente, secondo quanto riferito dall'Economist. La ragione del boom va ricercata nel fatto che i molti tagli effettuati dai vari governi alle forze di polizia convenzionali, hanno praticamente obbligato al ricorso alla sicurezza privata per il presidio di porti, aeroporti, impianti nucleari, ospedali e altri siti sensibili. In Grecia, per la prima volta, negli "hotspot" di prima accoglienza ai migranti, la polizia è affiancata da personale di un'azienda di sicurezza privata, la G4S; in Austria alla Ors service è stato affidato il controllo di tutti i campi profughi del Paese. Anche nel corso degli Europei di calcio, in Francia, la sicurezza degli impianti è co-gestita da forze di polizia e sicurezza privata e secondo Olivier Duran dello Snes, organismo di rappresentanza delle piccole aziende di sicurezza private francesi, "la lotta al terrorismo sarebbe più efficace se le 150 mila guardie giurate francesi fossero incoraggiate a diventare occhi e orecchie in più per la polizia". Proprio in Francia è in corso la mobilitazione di maggior importanza in termini di guardie giurate.