La Ue se ne frega dei suoi stessi sondaggi

La Commissione europea ha presentato una serie di “suggerimenti” per ridurre i reati commessi con armi da fuoco nel territorio dell’Unione, in virtù del fatto che “negli ultimi anni sono balzati all’onore della cronaca tragici attacchi con armi da fuoco avvenuti in Europa, in particolare in Norvegia, Belgio, Finlandia, Francia o Italia per citare solo alcuni Paesi

 

La Commissione europea ha presentato una serie di “suggerimenti” per ridurre i reati commessi con armi da fuoco nel territorio dell’Unione, in virtù del fatto che “negli ultimi anni sono balzati all'onore della cronaca tragici attacchi con armi da fuoco avvenuti in Europa, in particolare in Norvegia, Belgio, Finlandia, Francia o Italia per citare solo alcuni Paesi. Nessun Paese è escluso e in tutta l'Ue ogni anno oltre mille persone sono uccise a colpi d'arma da fuoco e mezzo milione di armi da fuoco smarrite o rubate nell'Ue non vengono ritrovate”. Per questo motivo, la Commissione sta cercando di individuare “azioni a livello dell'Ue, attraverso la legislazione, le attività operative, la formazione e i finanziamenti, per affrontare le minacce poste dall'uso illegale di armi da fuoco”.

Nell’occasione, la Commissione ha pubblicato i risultati di un'indagine Eurobarometro che indica come il livello dei reati commessi con armi da fuoco sia probabilmente destinato ad aumentare nei prossimi cinque anni e come il 55% dei cittadini europei desideri norme più severe su chi è autorizzato a detenere, acquistare o vendere armi da fuoco. Peccato che, soprattutto quest’ultimo dato, sia in deciso contrasto con il risultato della famosa consultazione pubblica compiuta la scorsa primavera, che ha coinvolto quasi 86 mila cittadini europei, il 92 per cento dei quali si è espresso contro l’aumento delle categorie proibite di armi e la stragrande maggioranza degli intervistati si è espressa contro ulteriori azioni restrittive in materia di armi. Che il numero di omicidi commessi con le armi sia esclusivamente un pretesto, si capisce facilmente considerando che, a fronte di 1.000 decessi registrati annualmente, i cittadini della Ue sono circa 457 milioni. Il numero di omicidi commessi con armi da fuoco nell’Ue rappresenta, quindi, lo 0,0002 per cento.