La strage in Arizona dà fiato agli anti-armi

La strage compiuta a Tucson, Arizona, dallo squilibrato Jared Lee Loughner e che è costata la vita a sei persone (con il ferimento della deputata Gabrielle Giffords, vero obiettivo del folle), ha dato grande respiro alle istanze degli anti-armi: in particolare, la deputata democratica dello Stato di New York Carolyn McCarthy ha promesso di introdurre un provvedimento legislativo sulla detenzione delle armi da fuoco

La strage compiuta a Tucson, Arizona, dallo squilibrato Jared Lee Loughner e che è costata la vita a sei persone (con il ferimento della deputata Gabrielle Giffords, vero obiettivo del folle), ha dato grande respiro alle istanze degli anti-armi: in particolare, la deputata democratica dello Stato di New York Carolyn McCarthy ha promesso di introdurre un provvedimento legislativo sulla detenzione delle armi da fuoco, appoggiata dal deputato democratico dell’Illinois Mike Quigley e il deputato democratico della Pennsylvania Robert Brady. In particolare, pietra dello scandalo sarebbe sia l’arma utilizzata (una comunissima Glock), sia in particolare il caricatore utilizzato dal folle, di tipo maggiorato (30 colpi). “le persone con un passato di instabilità mentale, come nel caso di Jared Loughner”, hanno dichiarato i proibizionisti, “non dovrebbero avere la possibilità di acquistare armi da fuoco e nessuno in generale dovrebbe poter comprare armi come quella utilizzata da Loughner, una Glock 19 con caricatore automatico, in grado di sparare centinaia di colpi in meno di un minuto”. Tralasciando le esagerazioni, è proprio sui caricatori maggiorati che in questo momento si sta scatenando la tempesta anti-armi in Usa, perché Loughner è stato bloccato proprio mentre stava ricaricando la pistola dopo aver esaurito i 31 colpi del primo caricatore (30 più uno in canna). Con sé aveva un altro caricatore da 30 colpi e altri due da 15.