La sentenza per i gioiellieri di Milano

I giudici della prima corte d’assise di Milano hanno condannato rispettivamente a un mese e a 18 mesi di reclusione, con la sospensione condizionale della pena Giuseppe e Rocco Maiocchi. I due, padre e figlio gioiellieri, erano accusati di concorso in omicidio volontario per aver ucciso un ladro montenegrino il 13 aprile 2004 dopo un tentativo di furto. Il pm aveva chiesto per entrambi 10 anni di reclusione. Giuseppe, il padre, è stato riconosciuto colpevole di lesio… I giudici della prima corte d’assise di Milano hanno condannato rispettivamente a un mese e a 18 mesi di reclusione, con la sospensione condizionale della pena Giuseppe e Rocco Maiocchi. I due, padre e figlio gioiellieri, erano accusati di concorso in omicidio volontario per aver ucciso un ladro montenegrino il 13 aprile 2004 dopo un tentativo di furto. Il pm aveva chiesto per entrambi 10 anni di reclusione. Giuseppe, il padre, è stato riconosciuto colpevole di lesioni personali colpose, mentre il figlio Rocco è stato riconosciuto colpevole di omicidio colposo. Il presidente della prima corte d’assise del tribunale di Milano, Luigi Domenico Cerqua, ha così commentato: «è il frutto di una discussione ampia e articolata, figlia di un processo molto delicato e complesso, alla fine condivisa da tutta la corte». elemento importante, nella sentenza si legge che i due sono stati assolti dall’accusa di porto illegittimo di arma da fuoco in quanto il fatto è stato commesso in stato di legittima difesa. Giuseppe, dopo la lettura della sentenza, ha esclamato: sono uscito da un incubo. Non volevamo uccidere, ma solo fermare il rapinatore». Alla madre della vittima dice: «Le cose dovevano andare diversamente, da padre capisco il suo dolore, ma se suo figlio non avesse fatto quello che ha fatto, oggi non saremmo qui».