La “senatrice” al National

Il podio Lady della Open division. Da sinistra: Domiziana Troiani; la senatrice Cinzia Bonfrisco; Roberta Borraccia; Andrea Marongiu. 

Cinzia Bonfrisco, da poco eletta al parlamento europeo, ha preso parte alla premiazione della gara che al Futura club di Castel Sant’Elia ha assegnato i titoli italiani della Fitds

Il Futura club di Castel Sant’Elia (Vt) ha ospitato l’edizione 2019 del National Fitds: 18 esercizi, tre intensi giorni di gara e praticamente tutti i tiratori che soltanto poche settimane fa hanno difeso i colori azzurri all’Europeo Ipsc di Belgrado, in Serbia.

Alla cerimonia di premiazione, che si è tenuta nel tardo pomeriggio della domenica, era presente anche Cinzia Bonfrisco, ex senatrice della Lega e attualmente parlamentare europea, che in più occasioni si è pubblicamente schierata dalla parte di tiratori e appassionati d’armi, sostenendo anche battaglie in parlamento od offrendo un concreto contributo, come nell’estate del 2018, quando è stato varato il decreto di recepimento della direttiva europea.

La gara del Futura ha riservato sorprese, ma anche confermato al top delle classifiche alcuni dei tiratori più forti della storia del Tiro dinamico italiano. Il caso più eclatante è quello di Adriano Santarcangelo, che anche da Senior continua a dettare legge nella “sua” Standard division e che a Castel Sant’Elia ha messo in bacheca l’ennesimo titolo italiano assoluto. Di anni ne ha certamente meno rispetto al “prof” Santarcangelo, ma anche per Davide Indizio e per la sua ormai inseparabile Arsenal firearms Ergal quello della vittoria sta diventando un piacevole vizio. Il distacco inflitto ai più diretti inseguitori è stato di quelli importanti e neppure la sorpresa Giacomo Bolzoni (miglior italiano all’Europeo in Standard con il secondo posto) è riuscito a cambiare il destino della Production.

La Open division ha visto tre quarti della nazionale italiana agli Europei sui tre gradini del podio, con Luca Borsari che messo la freccia su Gregorio Tassone e sul capitano azzurro Fedele D’Angiolillo. Chi, invece, tre quarti della nazionale se li è lasciati alle spalle è stato Luca Grassi, neo campione italiano della Classic che si è aggiudicato la vittoria sul filo di lana. Il capitano in Serbia Max Bragagnolo, infatti, ha deciso di traslocare in Production optic che ha fatto sua, lasciandosi alle spalle un Matteo Pellegris sempre più a suo agio con il red dot. Questa division ha portato al National 26 tiratori, decisamente maglio dei 5 della “sorella” Optic light.

Infine, Luca Ricciardi si è aggiudicato il titolo della Revolver, facendo letteralmente il vuoto alle sue spalle, con il secondo classificato all’88%.