La replica Fidc agli altri “stakeholders”

In merito alle critiche ricevute sulla proposta di revisione della legge 157/92 da parte delle altre associazioni componenti il cosiddetto “tavolo degli stakeholders”, la Federcaccia ha emesso un comunicato, che riportiamo integralmente: “La Federazione italiana della caccia, che con il tavolo dei portatori di interesse ha condiviso tutte le proprie istanze in merito alle modifiche della legge quadro 157/92 – ottenendo, a seconda dei casi, l’accoglimento, la condiv… In merito alle critiche ricevute sulla proposta di revisione della legge 157/92 da parte delle altre associazioni componenti il cosiddetto “tavolo degli stakeholders”, la Federcaccia ha emesso un comunicato, che riportiamo integralmente: “La Federazione italiana della caccia, che con il tavolo dei portatori di interesse ha condiviso tutte le proprie istanze in merito alle modifiche della legge quadro 157/92 – ottenendo, a seconda dei casi, l’ accoglimento, la condivisione o il dissenso da parte dei vari componenti – sentiva da tempo la necessità di rendere nota, nella sua interezza, la propria proposta di legge, partecipandola a tutto il mondo venatorio. Era questa per noi un’esigenza non più rinviabile, anche perché i cacciatori italiani, non soltanto gli iscritti Federcaccia, pretendevano giustamente di conoscere nel dettaglio la nostra proposta. Senza voler in alcun modo dare spazio a polemiche di sorta, ricordiamo che alcuni passaggi presenti nella nostra proposta di legge, come ad esempio la creazione di un sistema di governance della materia ambientale e faunistica, necessario al miglioramento della gestione e coerente con i criteri conservativi e con il razionale prelievo venatorio, simile a quelli esistenti in altri paesi europei, che permetterebbe allo Stato di esercitare di fatto il necessario controllo dell’intera materia, sono stati fortemente voluti da Federcaccia e, pertanto, ci sembra naturale che costituiscano parte integrante della nostra proposta, a suo tempo elaborata e ora condivisa con la base dei federcacciatori. In particolare, a proposito di governance, ci preme sottolineare la condizione di forte ritardo nella quale ancora versa il nostro Paese. Se infatti nel resto d’Europa tale sistema è ormai da anni uno strumento di gestione indispensabile, per l’Italia la sua istituzione rappresenterebbe un’assoluta novità. Una novità a nostro avviso più che necessaria, in quanto in grado di consentire una gestione corretta e scientifica delle risorse ambiente e fauna. Ciò premesso e, come già più volte ribadito, la nostra associazione, con l’intento di contribuire ad ottenere una modifica sostenibile della 157/92, resta ancora aperta e disponibile a qualsiasi tipo di confronto con le Istituzioni, con il mondo politico e con tutte le parti sociali”.