La Nra appoggia Trump, ma…

La National rifle association statunitense, ha garantito ufficialmente il proprio supporto a Donald Trump, il candidato repubblicano per le elezioni presidenziali. Una scelta fatta “per esclusione” che, però, lascia aperti molti interrogativi. Quali?

La National rifle association statunitense, ha garantito ufficialmente il proprio supporto a Donald Trump, il candidato repubblicano per le elezioni presidenziali. Una scelta in realtà fatta “per esclusione”, visto che la stessa Nra ha riconosciuto che Trump sarà l’unica alternativa a Hillary Clinton (notoriamente su posizioni fortemente anti-armi), nonostante il fatto che lo stesso Trump, una volta, ha fornito il proprio supporto a una proposta di legge per la messa al bando dei “black rifle”.

Nonostante l’appoggio ufficiale (per il quale lo stesso Trump si è detto stupito), la Nra tuttora manifesta un notevole scetticismo sul fatto che alle dichiarazioni elettorali del candidato corrisponda una reale visione politica. D’altro canto, il vicepresidente esecutivo della Nra, Wayne LaPierre, ha dichiarato che in caso di vittoria della Clinton “gli americani potranno dire addio alle loro armi”.

Preso atto dell’appoggio Nra, Trump ha dichiarato “non vi abbandonerò”, e ha anche aggiunto, sorprendentemente, che due dei propri figli, Don jr ed Eric, possiedono armi, anzi ne possiedono così tante “che qualche volta persino io ne sono un po’ preoccupato”.

D’altro canto, Trump ha anche dichiarato che, se sarà eletto presidente, si schiererà contro le cosiddette “gun free zone”, cioè quelle aree pubbliche nelle quali è proibito portare armi anche a chi sia dotato di licenza. La motivazione di questa proposta è legata ai fatti del Bataclan di Parigi: Trump ha infatti osservato che se nell’attacco terroristico del locale pubblico, gli spettatori fossero stati armati, il bilancio sarebbe stato senz’altro meno drammatico. La cosa curiosa, però, è che molte delle proprietà immobiliari di Trump, al momento, sono gun free zone…

 

Insomma, per gli appassionati d’armi statunitensi, questa si preannuncia una delle campagne elettorali più surreali di sempre.