La Lombardia proroga la selezione al camoscio

Con un decreto datato 2 dicembre, la direzione generale Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della regione ha posticipato al 15 dicembre il prelievo selettivo, con il benestare di Ispra

Sarà stata la (tardiva) presa d’atto della poca logica di certi dinieghi (e silenzi) o l’effetto del ricorso al Tar da parte di Antonio Bana, presidente di Assoarmieri, fatto sta che in regione Lombardia qualche cosa si è mosso. Con il decreto 15092 del 2 dicembre, la direzione generale Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi ha reso pubblica l’autorizzazione della caccia di selezione al camoscio, prorogando il periodo di attuazione e dei relativi piani di prelievo nei comprensori alpini di caccia del territorio di competenza della struttura Afcp (Agricoltura, foreste, caccia e pesca) di Bergamo.

“A causa dello stato emergenziale per epidemia Covid-19”, si legge nel decreto (guarda testo integrale allegato), “le misure di contrasto e prevenzione adottate dal governo e da regione Lombardia hanno avuto ricadute anche sulla gestione faunistico venatoria, e tra queste l’impossibilità di praticare l’attività venatoria per determinati periodi; le sopracitate misure emergenziali non consentono la regolare attuazione dei piani di prelievo selettivo del camoscio nella misura approvata” e pertanto “in considerazione di quanto sopra, la struttura Afcp di Bergamo ha richiesto a Ispra il prescritto parere in ordine alla proroga del periodo di caccia di selezione al camoscio nei Cac del territorio di propria competenza dall’8 dicembre al 31 dicembre 2020”. L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, da parte sua “con nota prot. 55672 del 26.11.2020 ha riscontato la sopracitata richiesta con parere favorevole alla proroga del termine della caccia di selezione al camoscio sino al 15 dicembre 2020”.

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