La Comi si fa bella sulla nostra pelle

L’eurodeputata Lara Comi commenta positivamente (e demagogicamente) il voto dell’Imco sulla proposta di modifica della direttiva europea in materia di armi. Suscitando l’indignazione degli appassionati

All'indomani del voto del comitato Imco sul controverso progetto di modifica delle direttive europee in materia di armi, la vicepresidente del Ppe, Lara Comi (Forza Italia), sul proprio profilo Facebook ha commentato in modo molto positivo i contenuti del provvedimento, suscitando le critiche e l'indignazione degli appassionati d'armi. "Limitato l'uso di armi automatiche pericolose o non adeguatamente disattivate sul suolo europeo: è questo il principale risultato contenuto nel provvedimento oggi votato alla Commissione per il Mercato interno del Parlamento Europeo che andrà a modificare la Direttiva sul possesso legale delle armi da fuoco nell'Unione Europea. Un risultato importante e significativo per tutti gli europei in termini di sicurezza, tenuto conto dell'attuale contesto internazionale e visti i continui allarmi terroristici cui purtroppo siamo ormai sottoposti”, si legge sulla sua pagina Facebook. “La priorità di difendere e tutelare la serenità dei nostri cittadini è prioritaria e dal Parlamento Europeo, arriva oggi un nuovo segnale a vantaggio dell'intera Europa”.

Purtroppo, dal tenore del comunicato non si può far altro che concludere che la Comi ha un'idea estremamente vaga e imprecisa dei contenuti reali del provvedimento che, se approvato nella sua forma attuale, comporterà numerosi problemi interpretativi, pratici e persino di costituzionalità, oltre a comportare importanti limitazioni ai legali possessori di armi senza alcuna contropartita in termini di sicurezza pubblica. Infatti, le restrizioni allo studio sulle armi demilitarizzate e sulle armi "ad alta capacità" non avranno alcun riflesso positivo sul rischio terroristico o sulla criminalità, in quanto è ormai dimostrato da studi indipendenti che tali tipologie di armi, legalmente detenute, non sono state in alcun modo utilizzate per commettere tali crimini. Sconcerta, inoltre, la discrasia tra il giudizio dell'onorevole Comi e quello del suo collega di partito Stefano Maullu che, invece, ha inquadrato correttamente le criticità del provvedimento, esprimendo la propria contrarietà. Auspichiamo che anche l'onorevole Comi, in vista del voto da parte del plenum dell'assemblea, possa riesaminare in modo più critico e meno dogmatico i contenuti del provvedimento (siamo ovviamente disponibili a fornire la più ampia collaborazione sul punto) e modificare il proprio punto di vista. 

Sottolineiamo infine quanto sia importante che gli appassionati che desiderano esprimere il proprio malcontento sulla pagina Facebook dell'europarlamentare, lo facciano sempre con toni e modi consoni alla pacatezza e all'equilibrio che devono, sempre, contraddistinguere il possessore legittimo di armi.