“Che i coltivatori possano difendere i raccolti”

La Coldiretti Toscana lancia l’allarme cinghiali: “sono oltre 450 mila, consentite agli agricoltori di sparare anche a caccia chiusa, per la difesa delle proprie coltivazioni”

La Coldiretti Toscana lancia l’allarme cinghiali, tramite il proprio presidente Tullio Marcelli, con una mobilitazione davanti alla sede della Regione: «sono troppi, oltre 450 mila quelli stimati, e questo è un problema perché impediscono agli agricoltori di fare bene il loro mestiere. Siamo continuamente dietro alle recinzioni, a richieste di risarcimenti danni, ed è una situazione opprimente. Vogliamo mettere sul tavolo una serie di proposte, ben consapevoli che in questa regione, con gli strumenti attuali si può fare qualcosa di più». Dopo la mobilitazione, Coldiretti ha ottenuto un incontro con l’assessore regionale all’agricoltura, Marco Remaschi. «La nostra proposta – ha aggiunto Marcelli – è che, alla luce della riforma degli ambiti territoriali di caccia, abbiamo bisogno di un modello unico di gestione. È necessaria una riduzione del numero degli animali attraverso anche la rotazione delle squadre di caccia al cinghiale e di permettere agli agricoltori di far sparare anche nei periodi di caccia chiusa, sui propri terreni, a difesa delle posizioni agricole».