King of 2 Miles in Francia: gli italiani sul podio

Debutto in Francia presso il poligono militare di Canjuers per la gara regina delle competizioni di tiro Elr – Extreme long range, ossia l’americana Ko2M, affiancata dalla Master of 2 kilometers Le gare alle distanze estreme sono un fenomeno inizialmente americano, grazie alla nascita nel 2015 della competizione “King of 2 miles” con bersaglio finale appunto, posto alla distanza di 3.218,6 metri. Il successo è stato immediato con l’adesione di tiratori di altissimo livello e sponsor tecnici importanti: l’interesse è però diventato globale e la prima gara al di fuori degli Stati Uniti si è tenuta appunto, dal 19 al 22 aprile presso il poligono militare francese di Canjuers, nel dipartimento del Var nel sud della Francia. Talmente globale che sono di prossima organizzazione gare Ko2M in Argentina, Canada e Sud Africa: il “circuito” internazionale è già in moto ed è probabile successivamente al consolidamento di questi eventi, un campionato mondiale.
Alla fine della giornata di qualifiche Gianmattia Molina del Team Bcm (con Gianfranco Zanoni e l’americano Paul Phillips) risultava primo in classifica con tutti i bersagli previsti puntualmente colpiti, il compagno di squadra Paul Phillips risultava terzo e Gianfranco Zanoni quinto: la prestazione complessiva del Team Bcm, oltretutto alla prima competizione del genere, ha impressionato sia i presenti sia gli organizzatori e ha strappato numerosi applausi a scena aperta … al ripetuto suonare della “campanella” dei giudici che comunica quando avviene l’impatto sul bersaglio.
Colpo di scena invece nella finale dove il tiratore francese Bruno Put (quinto posto nella classifica di qualificazione) ha sbaragliato tutti con una progressione impressionante sino a colpire, unico nella manifestazione, la piastra posta a 3.270 metri! Dunque… Vive le Roi!
Il Team Bcm torna a casa però con un invidiabile “bottino”: il secondo posto nella classifica finale di Paul Phillips, il terzo posto di Gianmattia Molina e il sesto posto di Gianfranco Zanoni.
Alcune rapide osservazioni: riguardo ai calibri al primo posto troviamo un .375 Snipe Tac, al secondo un .416 Barrett e al terzo un .375 Chey Tac; il numero dei colpi a disposizione non è affatto elevato in ragione del numero dei bersagli da ingaggiare ma il tempo a disposizione e considerando che bisogna regolare il bipiede su cinque diverse distanze nella qualifica e quattro nella finale, fare a ogni colpo le dovute correzioni sulle torrette di altezza o deriva a seconda del vento, mirare e sparare a distanze così elevate, rende la competizione estremamente selettiva senza dimenticare che, se non si prende la piastra nel numero di colpi consentito, si termina la gara.

In apertura il podio della “King of 2 miles in France”: al centro Bruno Put primo classificato (Armeca Team), a destra Paul Phillips secondo classificato (Bcm Team) e infine Gianmattia Molina terzo classificato (Bcm Team). Nella foto sotto invece, Bruno Put accanto al bersaglio centrato alla distanza di 2 miglia.
Come si spara
È opportuno spiegare il regolamento di questa gara dato che come tutte le novità, ha generato certamente grande interesse tra i tiratori ma ha anche suscitato qualche perplessità: legate essenzialmente alla non conoscenza delle finalità e delle regole di questa gara.
Bisogna anche dire che il regolamento è stato leggermente modificato nel tempo o meglio, si è perfezionato giungendo oggi a queste norme: alla gara partecipa un team di 3 atleti, mentre uno spara da posizione prona con supporto su bipiede e sacchetto posteriore con arma che complessivamente e compreso bipiede, ottica e tendina anti miraggio deve pesare meno di 45 libbre (20.411,7 grammi), gli altri due agiscono da Spotter e Wind coach; sono ammessi sia spektive che stazioni meteo e indicatori di vento.
Distanze
La gara prevede un giorno di qualifiche con distanze di tiro su piastre metalliche rispettivamente di 1.427, 1.570, 1.743 e 1.829 metri più una piastra di “Cold bore” ad una distanza che viene indicata dalla direzione di gara all’inizio della prova e che generalmente, è posta a distanza intermedia tra la prima e la seconda piastra: è il colpo di partenza e serve più che altro a valutare la deriva per i colpi successivi. Al temine delle qualifiche, alla finale accedono i primi dieci team e a questo punto, le piastre sono tre più il “Cold bore” d’inizio (che se colpito, offre comunque un bonus di punteggio) alle distanze di 2.430, 2.778 e 3.270 metri e quindi … 51 metri oltre un miglio.
Tempi e numero di colpi
Nella gara di qualifica si hanno a disposizione 15 colpi da utilizzarsi come segue: 1 colpo nel “Cold bore”, 5 colpi sulla prima piastra, 3 colpi su ogni piastra alle successive distanze entro un tempo massimo di 9 minuti. Se non si colpisce con almeno un colpo la piastra numero 1 ossia, quella subito dopo il Cold bore, non è possibile passare alle successive e la gara per il team termina qui.
In finale invece i colpi a disposizione sono 16: 1 Cold bore e 5 colpi per ogni piastra alla tre distanze: i minuti a disposizione sono adesso 10.
Le dimensioni della piastre
Nelle qualifiche le prime 2 piastre misurano 61×94 centimetri e le seconde 2 misurano 76×94 centimetri; nella finale le 3 piastre misurano in progressione di distanza 84×104, 107×137 e 122×150 centimetri.
Qualche detrattore ma ripetiamo, probabilmente tiratori non a conoscenza delle regole della KO2M, obietta che il raggiungimento del bersaglio sarebbe condizionato dalla fortuna o dall’alto numero di colpi esplosi per colpirlo: vista la limitazione sul numero di colpi da sparare complessivamente e su ogni singola piastra per poter accedere a quella successiva l’obiezione, semplicemente, non regge; secondariamente e riguardo la precisione e la “ripetibilità” della prestazione, visto il discreto numero di tiratori che hanno “ripetutamente” colpito le piastre anche se a distanze “inferiori” al miglio ma comunque a partire da 1.427 metri e analizzando statisticamente questi risultati tra i finalisti, casomai si evidenzia una schiera di tiratori d’elite in questo settore come in tanti altri: forse, è difficile accettare questo.

Nella foto sotto il Bcm Team al completo e con sullo sfondo il campo di tiro di Canjuers.