Kim Jong-un ha il suo Oicw

Prime immagini e indiscrezioni su armi e accessori sviluppati dalla Corea del Nord: un fucile d'assalto bi-calibro (sul modello dell'Oicw statunitense, mai entrato però in servizio) e un drum per Ak

Durante la recente parata militare del 15 aprile “Giorno del sole”, festa nazionale che commemora la nascita di Kim Il-sung, fondatore e primo leader assoluto della Corea del Nord (nonno dell’attuale Kim Jong-un), è comparsa una nuova arma bi-calibro sul tipo della cinese Zh-05 e della sud coreana K-11. È in configurazione bullpup con lanciagranate posteriore (presumibilmente del calibro di 20 millimetri) con funzionamento a otturatore girevole scorrevole e monta anteriormente una arma automatica calibro 5,45×39 di derivazione Kalashnikov: configurazione praticamente identica alle due precedenti armi. È la prima volta che viene mostrato pubblicamente e appare costruito in modo abbastanza convincente, integrato tra l’altro, da un sistema di puntamento e programmazione della spoletta della granata (Fcs – Firing control system).
A quanto pare, il continente asiatico si rivela la terra promessa per i “figli” dell’Xm29 Oicw (Objective individual combat weapon), sistema concettualizzato negli Usa ma che non ha poi trovato ulteriore sviluppo.
Nella stessa parata, ricompare una insolita versione del fucile nord coreano Type 98, copia dell’Ak 74, calibro 5,45×39, notato in passato nelle mani delle Forze speciali di scorta a Kim Jong-un nelle sue visite ai militari intorno al 2013. Questa versione impiega un caricatore elicoidale piuttosto voluminoso posto sotto la canna e della capacità sconosciuta: si ipotizzano da 50 a 100 colpi. Data la collocazione e il volume del caricatore, in questa versione il calcio viene ribaltato sulla parte superiore del fusto e non inferiormente. Sono noti caricatori elicoidali sia in Cina sia in Russia, ma per pistole mitragliatrici e per i calibri connessi a queste: al momento non risultano caricatori di questo tipo per munizioni da fucili d’assalto.
La Corea del Nord sta cercando di dimostrare di perseguire la via dell’ammodernamento tecnologico anche negli armamenti leggeri e, come sempre, non teme di azzardare.