Insieme per difendere il Soft air (e non solo)

L’Associazione sportiva nazionale war games, i Gruppi autonomi Soft air e la Federazione italiana storia, armi e tiro hanno costituito il comitato Unione per il Soft air (Usa), volto alla difesa dei comuni interessi tra appassionati di armi e delle discipline afferenti al Soft air

L’Associazione sportiva nazionale war games, i Gruppi autonomi Soft air e la Federazione italiana storia, armi e tiro hanno costituito il comitato Unione per il Soft air (Usa), volto alla difesa dei comuni interessi tra appassionati di armi e delle discipline afferenti al Soft air.      
La nuova formazione è nata all’indomani dello scampato pericolo costituito dal decreto di recepimento della Direttiva 2008/51/Ce, che avrebbe letteralmente azzerato il settore delle armi e quello del Soft air. La prima mossa è stata la partecipazione alla “gazebata” della Lega Nord a Bologna, in cui una trentina di volonterosi delle due discipline – nonostante il pochissimo preavviso, la pioggia intensa e la giornata festiva – hanno potuto incontrare il senatore Giovanni Torri  (Lnp), l’onorevole Angelo Alessandri, il commissario federale Enrico Pau (al centro della foto in giacca verde), e il consigliere provinciale Alessandro Marzocchi (a sinistra nella foto, in giacca grigia), personalità politiche che si sono occupate in prima persona del problema del decreto. È solo la prima mossa di una strategia complessa che vedrà una strageia comune delle tre associazioni nella tutela delle comuni libertà.