Il fairplay dello shotgun

Note a margine della terza prova di Campionato italiano di arma lunga a Mazzano (Bs) Sabato 24 marzo si è svolta, sul campo di Mazzano (Bs), la terza prova del Campionato italiano di arma lunga, gara di shotgun. Vi ho trovato un’atmosfera rilassata e amichevole che si leggeva anche sui volti degli agonisti, improntata al massimo rispetto… avversari e al tempo stesso amici, tiratori pronti ad aiutare chiunque avesse avuto bisogno, che davano consigli ad altri tiratori e aiutavano nella messa a punto del fucile che proprio quel giorno aveva deciso di incepparsi. E, poi, dialogo sereno coi ro, massima cooperazione e disponibilità a scambiare impressioni. In una sola parola, fairplay! Roba di altri tempi, insomma!
Alcuni hanno fatto errori in gara e, dopo il primo, comprensibile momento di irritazione, sono rapidamente tornati sereni. Due tiratori stranieri, uno serbo e l’altro francese, hanno espresso il loro entusiasmo per l’ambiente delle gare italiane che è comune a quello di tutte le competizioni di questa disciplina, anche all’estero. Il top di queste mie impressioni l’ho avuto alla fine della gara, prima della premiazione, durante l’ormai consueto “merendero”; momento di aggregazione nel corso del quale ciascuno porta del cibo e lo divide con gli altri: fantastico vedere tiratori, ro, organizzatori, spettatori, congratularsi per le vittorie, prendersi in giro per gli errori commessi, dispensare battute, ridere, scherzare e mangiare insieme. E che dire della premiazione? Atmosfera simpatica e fraterna… bellissimo!
Durante lo svolgimento della gara ho anche potuto apprezzare l’alto livello tecnico-atletico dei tiratori e dei loro attrezzi sportivi, grazie anche alle spiegazioni dei top shooter e dei ro, che si sono gentilmente messi a disposizione ad ogni stage, facendomi notare le diverse sfaccettature che, da tiratore di pistola, avrei probabilmente colto solo dopo un paio di gare. L’impegno psicofisico è elevato ma l’ambiente positivo aiuta notevolmente a ridurre la pressione psicologica e lo stress scaturente della competizione.
Il presidente Fitds, Antonio Perrone, si è detto soddisfatto delle positive impressioni degli atleti di shotgun e rifle, dell’entusiasmo e del livello tecnico raggiunto, oltre che del clima sereno che contraddistingue queste competizioni.
È opportuno sottolineare che gli atleti di arma lunga sono, da qualche anno, in continuo aumento e la partecipazione alle competizioni sempre più alta: segno che il percorso intrapreso dalla Fitds, teso a valorizzare, invogliare e dare maggiore visibilità al tiro con arma lunga, sta dando i suoi frutti. È una disciplina di tiro a misura d’uomo, nella quale i valori sani vanno di pari passo con l’agonismo e con la vera essenza di uno sport sano. (Roberto Buzzi – Federazione italiana Tiro dinamico sportivo)