Il Consiglio nazionale Fidc, tra nuove leve e Meridione

Si è svolto a Roma il primo Consiglio nazionale della Federazione italiana della caccia del 2011

Si è svolto a Roma il primo Consiglio nazionale della Federazione italiana della caccia del 2011. Il presidente nazionale Gian Luca Dall’Olio ha sottolineato come “la razionalizzazione delle risorse perseguita con particolare attenzione in questo ciclo debba essere impiegata anche per acquisire un superiore livello di preparazione e professionalità a tutti i livelli della struttura, che porti a uno sviluppo delle competenze per una Federazione rinnovata, evoluta e aggiornata, capace di svolgere servizi sussidiari in campo gestionale e venatorio per le Istituzioni (Ministero, Regioni, Province, Assessorati, Atc…) e di conseguenza per la società, capaci di rivalutare anche l’immagine del cacciatore. Un ruolo, già ricoperto dalle associazioni venatorie del resto d’Europa che deve investire la Federcaccia a tutti i livelli, dal centrale al periferico”.

Va in questa direzione la programmazione a breve di un corso di aggiornamento per i quadri che coinvolgerà anche i dirigenti più giovani per garantire una valida preparazione e preparare un naturale ricambio generazionale.

Il presidente ha espresso la volontà di perseguire un maggiore ruolo e peso della Federazione nelle strategie e politiche ambientali e venatorie a livello europeo, possibilmente con un allargamento di Face Italia a tutte le maggiori associazioni venatorie italiane.

È stata poi la volta del vice presidente Antonio D’Angelo di rivolgersi all’assemblea per proporre la realizzazione di un fondo finanziato proporzionalmente alle proprie possibilità da tutte le sezioni provinciali e destinato a supportare i giovani che si avvicinano al mondo della cinofilia sportiva.

Infine, il vicepresidente Lorenzo Carnacina ha anticipato un progetto, che sarà approfondito e meglio definito nei prossimi mesi, interamente incentrato sul Meridione e volto a una riqualificazione della gestione e di tutte le forme di caccia esercitate in questa zona del nostro Paese, che per potenzialità, passione dei praticanti e tradizioni merita la massima attenzione.

Questo programma di largo respiro sarà reso possibile anche perché, mantenendo l’impegno preso, è stato riqualificato l’assetto della gestione economica e a poco più di un anno e mezzo dal suo insediamento il Consiglio di Presidenza ha potuto presentare all’Assemblea dei presidenti regionali il raggiungimento dell’importante traguardo del pareggio del bilancio di previsione 2011. Rispondendo alle indicazioni ricevute nel corso dell’ultima Assemblea Nazionale e nel rispetto assoluto di quanto deciso nel Consiglio Nazionale che l’aveva preceduta, il Consiglio di Presidenza dopo una attenta analisi ha proceduto infatti a una serie di ulteriori interventi di razionalizzazione delle voci di costo. Il nuovo bilancio di previsione ha riscosso l’ovvio plauso e soddisfazione del Consiglio Nazionale espresso concretamente con l’approvazione delle variazioni illustrate.

Oltre a essere la realizzazione di uno dei punti programmatici dell’attuale presidenza, questo risultato costituisce una risposta decisa e inconfutabile ai dubbi avanzati qualche mese fa sullo stato di salute economico della Federazione, che si appresta ad affrontare più solida che mai le sfide future.