Il Canada fa autocritica sulla Taser

Dopo il caso di Robert Dziekanski, un immigrato polacco morto in Canada dopo essere stato sottoposto a due scariche elettriche con la pistola Taser, crescono nel Paese Nordamericano le polemiche sull’utilizzo della più celebre “stun gun”. In particolare, è stato stimato che su 563 casi di utilizzo, tre sospetti su quattro fermati dalla polizia federale erano disarmati. Insomma, sotto accusa sarebbe la disinvoltura con la quale, ormai, la polizia canadese fa uso del… Dopo il caso di Robert Dziekanski, un immigrato polacco morto in Canada dopo essere stato sottoposto a due scariche elettriche con la pistola Taser, crescono nel Paese Nordamericano le polemiche sull’utilizzo della più celebre “stun gun”. In particolare, è stato stimato che su 563 casi di utilizzo, tre sospetti su quattro fermati dalla polizia federale erano disarmati. Insomma, sotto accusa sarebbe la disinvoltura con la quale, ormai, la polizia canadese fa uso della Taser: basta non cooperare nel modo richiesto, secondo un’inchiesta della Canadian press, e si rischia la scarica elettrica di 50 mila volt. Per contro, la principale agenzia di informazione canadese considera “disarmati” i sospetti (oltre un quinto del totale) che brandivano coltelli, bottiglie o bastoni.