I tanti dubbi della “fase 2”

Il presidente della Fitav, Luciano Rossi (primo da destra), il commissario straordinario della Uits, Igino Rugiero (al centro), e il segretario generale dell'Uits, Valter De Giusti. (foto di archivio)

Fitav e Uits procedono con cautela. Luciano Rossi: “Dal 4 maggio riprende l’attività, ma a porte chiuse”. Igino Rugiero: “Confido entro mercoledì di pubblicare un comunicato”

C’era tanta attesa per l’ultimo dpcm che avrebbe dovuto dare il via alla cosiddetta Fase 2 per allentare almeno in parte il lockdown e per ricominciare gradualmente un accenno di ritorno alla normalità, dopo quasi due mesi di durissima quarantena, che ha coinvolto milioni italiani, tra i quali tutti gli appassionati delle varie discipline e specialità del tiro. Quello illustrato dal presidente del consiglio dei ministri, al termine di una lunghissima conferenza stampa, è già stato ribattezzato, invece, come l’inizio della “fase 1,5”, nel senso che tra riaperture attese e non concesse e passaggi poco chiari se non addirittura ambigui (soltanto a distanza di ore si è provato a fare chiarezza, per esempio, sul “concetto” di congiunti…), Giuseppe Conte è sembrato indeciso, schiacciato tra le speranze di cittadini, imprenditori e commercianti e gli arcigni suggerimenti degli esperti delle tante (troppe…) task-force chiamate al capezzale del governo.

Tra chi si aspettava di più e chi chiedeva almeno più chiarezza, ci sono i tanti appassionati di Tiro a volo, Tiro a segno, Tiro dinamico e di altre discipline del tiro: in tanti hanno scritto sui social, ma anche alla redazione di Armi e Tiro, per chiedere un’interpretazione delle parole del premier, parole che soprattutto in alcuni punti dell’articolo 1 del dpcm, in cui si tratta la ripartenza delle attività sportive e ludiche, sono sembrate poco chiare. Le stesse federazioni del tiro sembrano prendere tempo, tra la speranza di poter riprendere, almeno parzialmente, l’attività già dal 4 maggio e l’attesa di indicazioni chiarificatrici che dovrebbe emanare l’organo di contatto tra lo sport e il governo: il Coni.

“Aspettavo con una certa tensione”, ha spiegato Luciano Rossi, presidente della Fitav, “il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, che come tutti sapete, è stato emanato il 26 aprile 2020. Attendevo fiducioso le indicazioni sulla possibilità di tornare a praticare la disciplina del tiro a volo e sulla riapertura degli uffici federali nella cosiddetta “Fase 2” dell’emergenza COVID-19: dal prossimo 4 maggio, le 369 ASD potranno riprendere l’attività, rigorosamente a porte chiuse, quindi senza la presenza di pubblico e nel pieno rispetto di tutti gli obblighi di sicurezza. Saranno consentite sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non, riconosciuti di interesse nazionale: come da delibera federale del dicembre scorso, si fa quindi riferimento a coloro che appartengono alle massime categorie di tutte le discipline olimpiche e non, senza assembramento o aggregazione e senza alcun tipo di mobilità extraregionale. Vorrei venisse accolta la mia proposta di allargare questa possibilità a tutti coloro che si stanno preparando per prendere parte a manifestazioni internazionali in tutte le discipline. Le prossime ore saranno dedicate allo studio attento e approfondito del nuovo dpcm, anche attraverso un confronto “a distanza” con i miei collaboratori e con gli altri consiglieri federali con i quali ci sarà il Consiglio in videoconferenza il 4 maggio: siamo in stretto contatto con il Coni, il Cip, in attesa di quanto verrà definito dal Comitato tecnico scientifico dell’ufficio dello Sport della presidenza del Consiglio. Vi aggiornerò a breve su quanto di nostro interesse”.

“Cari presidenti”, ha scritto Igino Rugiero, commissario straordinario dell’Uits, “so che siete in attesa di risposte dalla Uits. Risposte che stanno a cuore a tutta la famiglia del Tiro a Segno e che non tarderò a trasmettervi appena io stesso sarò nelle condizioni di farlo. Sono in contatto stretto con il Coni e con il Ministero dell’Interno per meglio interpretare le linee guida del nuovo decreto della presidenza del consiglio dei Ministri a cui dobbiamo attenerci

e quindi riferirvi per quanto riguarda gli interessi dell’Unione Italiana Tiro a Segno e delle Sezioni Tsn. Confido entro mercoledì di pubblicare un comunicato sul nostro sito dove, oltretutto, vi porterò a conoscenza di alcune iniziative a tutela delle Sezioni Tsn. Altresì vi invierò il documento, redatto in collaborazione con i miei collaboratori più stretti, contenente le modalità di prevenzione Covid-19 da attuare a garanzia del corretto funzionamento delle singole Sezioni in modo da farsi trovare pronti solo una volta avuto il benestare delle Superiori Autorità a riaprire l’attività sportiva e quella istituzionale. Ancora grazie per la vostra pazienza e dei sacrifici che tutti voi state facendo in questo momento tragico che il nostro Paese sta attraversando, noi vi assicuro ce la stiamo mettendo tutta e vi siamo molto più vicini di quanto pensiate!”.