Alla fine del 2016 vi è stato un primo “restyling” della piattaforma Ak 12 (nella foto in alto) che a sorpresa, ritornava più simile all’Ak47/Ak74 e perdeva diversi aspetti di ammodernamento rispetto la generazione precedente; l’Aek-971 viceversa, veniva aggiornato e rinominato A-545 o Sp67 in conformità al codice “Grau” (nella foto in basso). Entrambi i modelli sono camerati per il 5,45×39 e altra stranezza, al concorso sono stati presentati sia il Kalashnikov Ak 103-3 (immutato rispetto all’Ak74…) e l’A-762 (versione in calibro diverso dell’A-545) nel “vecchio” calibro 7,62×39.
L’attuale Ak 12 presentato da Kalashnikov concern, mantiene meccanica e comandi dell’Ak 74, aggiungendo superiormente una slitta Picatinny e attacchi per altri rail nell’astina, calcio ribaltabile e telescopico stile Ar 15.
L’Aek-971/A-545 è invece prodotto dalla Kmz – Kovrov mechanical plant e come noto, pur adottando un sistema tradizionale con pistone, è dotato di sistema di controbilanciamento delle masse in movimento (portaotturatore) che lo rende più stabile nel tiro automatico; adotta anch’esso slitta Picatinny superiore, comandi con leva selettrice e calciatura estensibile in sostituzione della precedente che era invece, ribaltabile. L’Aek-971/A-545 ha però rateo di fuoco di circa 900 colpi/minuto, superiore dunque a quello dell’ all’Ak 12 (700 colpi/minuto).
Rogozin avrebbe aggiunto inoltre, una spiegazione per la duplice adozione: l’Ak 12 risulterebbe più economico e quindi adatto per una più vasta adozione come l’esercito russo mentre l’Aek-971/A-545 più costoso, potrebbe essere fornito a truppe d’elite come gli Spetznaz, Guardie di confine e paracadutisti.
