Harris dedica le restrizioni alle vittime della Sandy Hook

La vicepresidente eletta degli Stati Uniti, Kamala Harris, ha confermato l’intenzione di introdurre restrizioni in materia di armi per “onorare la vita” delle vittime della scuola Sandy Hook, nell’ottavo anniversario della strage

Nell’ottavo anniversario della sparatoria di massa alla scuola elementare Sandy hook, costata la vita a 20 bambini e 6 educatori, la vicepresidente eletta Kamala Harris ha confermato l’intenzione di introdurre restrizioni sull’acquisto e sul possesso di armi, definite ripetutamente “di buon senso” (common sense). La dichiarazione è stata ripresa dal presidente eletto Joe Biden, il quale ha dichiarato: “in questo dolore collettivo, hai contribuito a inaugurare e far crescere uno scopo collettivo. Ci hai aiutato a creare una convergenza sul fatto che la violenza armata è una crisi sanitaria nazionale e dobbiamo affrontare il suo costo totale, per guarire le famiglie, le comunità e la nostra nazione”.

Le misure che Biden aveva annunciato già in campagna elettorale includono, oltre all’estensione dei controlli preventivi sull’acquisto di armi (background check) a tutte le transazioni in materia di armi, anche la controversa messa al bando delle carabine “di aspetto militare” o “d’assalto” (un approfondimento su questo tema sarà pubblicato sul fascicolo di gennaio di Armi e Tiro).

Ancora una volta, purtroppo, si assiste a una contrapposizione demagogica tra proibizionisti e favorevoli al possesso legale di armi da parte dei cittadini. Purtroppo, come si sta evidenziando drammaticamente in particolare in città come Chicago, il possesso di armi (legale o non) è solo una componente minuscola dell’innesco della violenza armata, la quale è scatenata sempre più spesso da sperequazioni economiche e sociali nella popolazione, carenze nell’istruzione pubblica, nel sistema sanitario e, in particolare, nella diagnosi e nella cura delle malattie mentali. Intervenire sul commercio legale di armi potrà senz’altro giovare per correggere alcune situazioni limite della realtà statunitense (che in Europa sarebbero semplicemente impensabili), ma non contribuirà, purtroppo, a frenare i mass shooting e in generale la violenza armata dalle strade.