Guardia costiera statunitense “armata” sui laghi

Non accadeva dall’ormai lontano 1817: i natanti della guardia costiera statunitense (Us Coast guard) in servizio sui grandi laghi saranno dotati di armi di bordo, più precisamente mitragliatrici calibro 7,62 mm (probabilmente il modello M240, cioè la belga Mag). Dopo il violento conflitto del 1812 tra le forze britanniche e quelle statunitensi, che vide cruente battaglie sui laghi Erie e Huron, un trattato bilaterale del 1817 aveva considerato i grandi laghi come zon… Non accadeva dall’ormai lontano 1817: i natanti della guardia costiera statunitense (Us Coast guard) in servizio sui grandi laghi saranno dotati di armi di bordo, più precisamente mitragliatrici calibro 7,62 mm (probabilmente il modello M240, cioè la belga Mag). Dopo il violento conflitto del 1812 tra le forze britanniche e quelle statunitensi, che vide cruente battaglie sui laghi Erie e Huron, un trattato bilaterale del 1817 aveva considerato i grandi laghi come zone smilitarizzate e, infatti, gli equipaggi delle imbarcazioni della guardia costiera avevano in dotazione solo pistole e fucili. Per contrastare il contrabbando e la minaccia terroristica, tuttavia, gli Stati Uniti hanno deciso di reinterpretare il trattato del 1817, prevedendo la possibilità di equipaggiare le imbarcazioni con mitragliatrici. William Colclough, portavoce della guardia costiera, ha così commentato: «Le armi saranno custodite sottocoperta e saranno montate solo quando necessario, allo scopo di sparare colpi di avvertimento nei confronti dei natanti che rifiutino di fermarsi». Il Canada ha approvato la nuova interpretazione del trattato data dagli americani, ritenendo legittimo l’utilizzo di armi automatiche fino al calibro .50 e riservandosi il diritto di equipaggiare di conseguenza i propri natanti.