Galan: “Task force per l’orso, ma niente armi”

“Nessuno si sogni di usare le armi contro gli orsi, sarebbe un atto barbaro e inutile”. Il ministro delle Politiche agricole e forestali Giancarlo Galan interviene sulla presenza dell’orso “Dino” in Veneto e nel Nord-Est, ricordando che “in Italia l’orso è una specie particolarmente protetta ed è considerato specie prioritaria ai sensi della normativa europea, per cui chiunque si rendesse responsabile dell’abbattimento di un esemplare verrebbe punito con l’arresto da due a otto mesi e con un’amm

“Nessuno si sogni di usare le armi contro gli orsi, sarebbe un atto barbaro e inutile”. Il ministro delle Politiche agricole e forestali Giancarlo Galan interviene sulla presenza dell’orso “Dino” in Veneto e nel Nord-Est, ricordando che “in Italia l’orso è una specie particolarmente protetta ed è considerato specie prioritaria ai sensi della normativa europea, per cui chiunque si rendesse responsabile dell’abbattimento di un esemplare verrebbe punito con l’arresto da due a otto mesi e con un’ammenda da 800 a 2000 euro”. Ciò che mi preoccupa di alcune cronache giornalistiche è l’uso di parole che trasmettono l’idea di una pericolosità da eliminare”, sottolinea il ministro. “Ricordo che solo pochi decenni fa ingiustificate paure cui fecero seguito cacce spietate portarono quasi all’estinzione nel nostro Paese del lupo. L’esperienza della gestione dell’orso in altre regioni come l’Abruzzo, dove quest’animale convive con l’uomo da sempre, ha insegnato che il conflitto uomo-orso è più facile laddove quest’ultimo ha maggiore facilità di accesso alle risorse alimentari”. Quindi, secondo Galan, “la soluzione è rendere l’accesso al cibo più difficile a questo animale”, prendendo antiche e moderne misure, come “gli stazzi anti orso o gli stessi recinti elettrificati che si usano per contenere il bestiame al pascolo”. “Le catture, e tantomeno gli abbattimenti, non risolverebbero un problema che l’intelligenza umana ha già risolto tante volte in tanti luoghi”, osserva Galan annunciando di aver dato disposizione al Corpo forestale dello Stato di intensificare i controlli nelle zone in cui si sono verificati i recenti avvistamenti: “La task force orso della Forestale”, spiega, “è pronta a intervenire, qualora si rendesse necessario, per dare ausilio alle unità territoriali. Poiché l’orso è patrimonio di tutti, la sua gestione non deve essere a esclusivo carico delle popolazioni che hanno l’onore di averlo come vicino. Bisogna fare in modo”, conclude il ministro, “che le procedure per il giusto risarcimento provocato agli agricoltori o gli allevatori siano rapide e adeguate”.