Fisat e le Pmi

Sabato, presso la casa editrice Edisport, la Federazione italiana storia armi tiro ha incontrato aziende e armerie per illustrare le sue finalità, spiegare il Decreto legislativo di recepimento della direttiva comunitaria 2008/51/Ce e gettare le basi per l’attività 2011.

Sabato, presso la casa editrice Edisport, la Federazione italiana storia armi tiro ha incontrato aziende e armerie per illustrare le sue finalità, spiegare il Decreto legislativo di recepimento della direttiva comunitaria 2008/51/Ce e gettare le basi per l’attività 2011.

Il presidente Simone Ciucchi, coadiuvato dallo staff Fisat composto dall’avvocato Silvia Gentile e dai vicepresidenti Gianfranco Manfredini e Cesare Carissimi, ha spiegato come sia importante per le piccole e medie imprese e gli importatori godere dell’appoggio dell’associazione, illustrando le ampie possibilità di un’efficiente attività di lobbying, in particolare a livello di Comunità europea e Onu, dove, già da tempo si decidono le sorti degli appassionati di armi. Fisat ha saputo, dalla sua costituzione a oggi, tradurre sempre direttamente agli appassionati quanto stava succedendo nelle stanze del potere sulle questioni attimenti al tiro e alla caccia, alle armie  alle munizioni. Non solo: ha saputo esercitare un puntuale monitoraggio e un’attività di “prevenzione” per le iniziative legislative e ministeriali.

Armieri, importatori e produttori, dopo il rinfresco offerto da Armi e Tiro, hanno poi avuto modo di confrontarsi con Fisat e di mettere a punto strategie comuni.