Fidc, secondo appuntamento sullo storno a Pistoia

Si è concluso con la decisione dei rappresentanti delle associazioni agricole e venatorie presenti di valutare la possibilità di sottoscrivere il Documento storno preparato dalla Fidc, il convegno organizzato a Pistoia, secondo appuntamento dopo quello tenutosi a San Rossore di una “due giorni” nazionale ospitata in terra toscana dedicata a questo selvatico

Si è concluso con la decisione dei rappresentanti delle associazioni agricole e venatorie presenti di valutare la possibilità di sottoscrivere il Documento storno preparato dalla Fidc, il convegno organizzato a Pistoia, secondo appuntamento dopo quello tenutosi a San Rossore di una “due giorni” nazionale ospitata in terra toscana dedicata a questo selvatico. Questa la prima decisione concreta scaturita dalla tavola rotonda moderata con competenza e professionalità dal giornalista Luca Patrignani svoltasi all’interno del convegno nazionale dedicato a “Il prelievo in deroga dello storno: criticità e prospettive”, organizzato dalle Province di Pistoia, Pisa e Firenze in collaborazione con la Regione Toscana.

Al tavolo si sono confrontati sul problema storno Ricacrdo Andreini di Coldiretti, Sandro Orlandini della Cia, Paolo Sparvoli per la Liberacaccia, Gian Luca Dall’Olio, presidente nazionale Federcaccia, Fabio Lupi dell’Arcicaccia, Andrea Trenti dell’AnuMigratoristi, Carlo Maltagliati del Cpe e Maurizio Montagni del Cpa, oltre a Silvano Toso dell’Ispra e ad Angelo Zucchi, vice presidente Commissione agricoltura della camera.

Concorde l’opinione degli intervenuti, riassunta e puntualizzata in conclusione di lavori dall’Assessore della regione Toscana Gianni Salvadori, che la via maestra alla soluzione del problema storno stia nella sua reintroduzione nell’elenco delle specie cacciabili (su cui il parlamento, come ha ricordato l’onorevole Zucchi, si è già espresso unanimemente con parere favorevole) e che il ricorso alle deroghe sia una soluzione temporanea e che richiede comunque da parte del Governo una presa di responsabilità, a partire dalla diffusione delle linee guida per la loro applicazione, annunciate ma non ancora fatte pervenire alle Regioni.

Di fronte alla necessità di un atto comune fra i soggetti interessati che funga da stimolo in questo senso, il presidente Dall’Olio ha messo a disposizione il documento che Federcaccia ha stilato al termine del convegno di San Rossore, che per l’appunto chiede “che dopo la firma del Ministro dell’Agricoltura sulla nuova richiesta di inserimento dello storno fra le specie cacciabili alla luce del documento Ispra sullo status della specie in Italia, la Presidenza del Consiglio si attivi urgentemente e con convinzione attuando e sostenendo tutte quelle azioni e i provvedimenti necessari presso la Commissione europea perché lo storno sia reinserito nell’elenco delle specie cacciabili in Italia e, nelle more della conclusione dell’iter in sede comunitaria, sia adottato – come chiesto anche dalle Regioni – dal Presidente del Consiglio dei ministri, un provvedimento che consenta il prelievo dello storno nei calendari venatori fin dalla prossima stagione”

La proposta è stata accettata dai rappresentanti delle associazioni venatorie e agricole intervenuti al tavolo e sarà da questi valutata nei prossimi giorni, per dare un seguito concreto a quanto discusso.