Fidc e Cncn contro gli incendi
È entrata nel vivo la campagna anti incendi che vede la collaborazione tra Stato, Regioni, Federcaccia e Cncn. La campagna terminerà il 30 settembre, salvo la possibilità di proroghe determinate dall’evoluzione delle condizioni meteo climatiche e dalla persistenza delle condizioni di rischio. In occasione dell’inizio della campagna, il presidente della Federazione italiana della caccia, Franco Timo, chiede alle associazioni federate di uniformarsi agli indirizzi op…
È entrata nel vivo la campagna anti incendi che vede la collaborazione tra
Stato, Regioni, Federcaccia e Cncn. La campagna terminerà il 30 settembre,
salvo la possibilità di proroghe determinate dall’evoluzione delle condizioni
meteo climatiche e dalla persistenza delle condizioni di rischio. In occasione
dell’inizio della campagna, il presidente della Federazione italiana della
caccia, Franco Timo, chiede alle associazioni federate di uniformarsi agli
indirizzi operativi che il dipartimento della protezione civile ha trasmesso
alle regioni per fronteggiare il rischio degli incendi boschivi che negli
ultimi anni hanno colpito con rinnovata intensità gran parte dei Paesi del Sud
Europa. La Federazione, come noto, ha stipulato un accordo di collaborazione
con il dipartimento per contribuire alla tutela del patrimonio boschivo,
mettendo a disposizione migliaia di volontari da utilizzare per l’avvistamento
di situazioni di pericolo e dei primi focolai di incendio. Gli indirizzi
operativi vengono emanati ai sensi della legge 9 novembre 2000, n. 401, per il
coordinamento operativo delle strutture della protezione civile, nel contesto
delle competenze attribuite alle regioni e alle province autonome dalla
Legge-quadro in materia di incendi boschivi, affinché siano adottate, in modo
coordinato, tutte le iniziative e attività necessarie a prevenire e
fronteggiare in modo risolutivo ogni situazione di emergenza. E si propongono
di avviare le misure necessarie ad assicurare una sempre più efficace azione
della flotta aerea di Stato, che tuttavia non può essere considerata in alcun
modo come la soluzione al problema della lotta agli incendi boschivi nel nostro
Paese senza il concorso delle molteplici attività che la legge quadro affida
alle autorità regionali. In questo ambito si colloca anche l’azione di
avvistamento dei volontari della Federazione, che consentirà una migliore e più
celere previsione del grado di pericolosità degli incendi boschivi, organizzata
e coordinata dal Dipartimento della protezione civile, attraverso la rete dei
centri funzionali, che consentirà di attivare la fase operativa in tempi utili
per una proficua azione di contrasto degli eventi e dei potenziali fattori
d’innesco. Il presidente della Federazione, oltre a raccomandare il massimo
impegno, ritiene fondamentale che a livello territoriale si sviluppi
l’opportuna sinergia con le amministrazioni competenti, in particolare con il
corpo forestale dello Stato. Raccomanda, inoltre, di definire con il corpo
forestale dello Stato e con il corpo nazionale dei vigili del fuoco specifiche
intese e accordi su base locale, e il potenziamento dei sistemi antincendio
regionali e locali anche in considerazione che qualsiasi azione incentrata
sull’utilizzo dei mezzi aerei può risultare efficace solo a condizione che sia
affiancata e integrata dall’impiego coordinato di unità e mezzi in grado di
assicurare la necessaria opera di contenimento e di contrasto a terra. In
questo quadro è prioritaria l’attività di informazione tempestiva trasmessa al
dipartimento della protezione civile dai volontari della Federcaccia per
assicurare l’attuazione delle Procedure operative in modo rapido ed efficace.