“Effetti speciali” in sciopero

L’Associazione italiana autori e tecnici effetti speciali di scena proclama la sospensione di tutte le attività lavorative che richiedono l’uso delle armi per uso scenico. A seguito della nota vicenda del sequestro di armi per uso scenico effettuato nei giorni scorsi a Roma, con successive allarmistiche dichiarazioni dei quotidiani e dei Tg

Franco Ragusa, presidente di Aiat-Sfx, Associazione italiana autori e tecnici Effetti speciali di scena comunica che "a partire da lunedì 14 marzo 2011 sono sospese tutte le attività lavorative che prevedono l’uso di armi sceniche". Questo in considerazione dell’attuale "incertezza del quadro normativo, relativamente alle norme sulla classificazione e detenzione delle armi per uso scenico. L’Associazione ha ritenuto di non sospendere immediatamente le attività, nonostante la situazione lo richieda, al fine di consentire alle produzioni, che in questo momento hanno in programma prodotti con uso di armi sceniche, di avere il tempo per poter riorganizzare i piani di lavoro".

"La sospensione delle attività", riferisce ancora Ragusa, "avrà termine solo in presenza di un atto del ministero dell’Interno che permetta agli operatori del settore di poter lavorare senza il timore di discutibili interventi delle questure che, di volta in volta, ritengono di poter interpretare le leggi in materia; peraltro operando forzature anche di fronte a decisioni della Magistratura di senso contrario, come la campagna mediatica alla quale abbiamo assistito nelle giornate di lunedì 1 e martedì 2 marzo, dopo ben 10 giorni dai fatti che venivano annunciati e con le persone coinvolte tutte già scarcerate. Altresì, i tecnici abilitati al “maneggio di armi per uso scenico” non potranno rimanere indifferenti laddove venissero emanate istruzioni ministeriali che potrebbero imporre, oltre quanto richiesto dalla legge in materia di armi per uso scenico, interventi sulle armi tali da determinare situazioni di pericolo sui set".

Ragusa conclude in questo modo: "Nel sentirci vicini alle Produzioni per i disagi che potrebbero derivare da questa nostra iniziativa, purtroppo obbligata, cogliamo l’occasione per ringraziare il Tavolo riunito quest’oggi all’Anica (Associazione nazionale industrie cinematografiche audiovisive e multimediali, ndr), parti datoriali e sindacali, per l’attenzione ricevuta e la disponibilità a attivarsi per sollecitare un intervento presso le Istituzioni interessate affinché si pronuncino al più presto".